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Basket e il lockout: l’Italia sogna i campioni NBA nei pareri di Meneghin, Dan Peterson e Buffa

Sembra ormai impossibile che si raggiunga un accordo per l’inizio della regular season. Le società europee tengono d’occhio la crisi del basket Usa per cercare di avvantaggiarsi. Tra critici e sognatori ecco il panorama del basket italiano (e non solo) che gravita intorno allo sciopero del campionato più famoso del mondo.

Basket e il lockout: l’Italia sogna i campioni NBA nei pareri di Meneghin, Dan Peterson e Buffa

L’accordo non c’è e non ci sarà, quanto meno fino a gennaio. A inizio 2012 si vedrà, ma non è da scartare l’ipotesi che quest’anno milioni di tifosi statunitensi e non solo dovranno rinunciare al campionato Nba e l’economia statunitense ad un mercato da diversi miliardi di dollari.

In breve, lo scontro fra società e giocatori riguarda la percentuale di introiti totali provenienti da diritti tv che spetta alle parti. Ad oggi i giocatori percepiscono il 57% e i proprietari delle società il restante 43%. L’ingresso di nuovi proprietari nell’Nba ha portato voglia di cambiamento e le società adesso pretendono un ribaltamento nella divisione degli introiti, vogliono loro il 57%. E’ ovvio che i giocatori non abbiano gradito questa proposta e con nessuna delle parti disposta a fare un passo indietro il risultato è che nessuno firma il contratto collettivo e 29 società su 29 non hanno visto altra soluzione che il “lockout”, ovvero, la sospensione del campionato.

Le società di basket europee scrutano con molta attenzione gli sviluppi della vicenda. La speranza di molte squadre e di molti tifosi è che un blocco definitivo di questa stagione del campionato statunitense porti molte stelle Nba ad approdare in Europa per la durata del lockout. Le idee e i sogni di club e tifosi sono numerose, qualcosa di concreto già c’è e in molti si sono espressi in merito a questa situazione.

Dan Peterson, ex allenatore dell’Armani Jeans Milano, sembra avere le idee chiare: “Le parti sono distantissime. Nel 1999 giocatori e proprietari trovarono l’accordo a gennaio. Credo sia quello il termine, se entro gennaio non si trovano soluzioni e la Nba rimane chiusa per tutta la stagione, a gennaio può esserci una migrazione in Europa. In quel caso in Italia potrebbe davvero arrivare qualche top player statunitense”.

Sembra più convinto di una soluzione a breve termini il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Dino Meneghin, che dice: “Non credo comunque che la serrata porterà alla cancellazione dell’intera stagione,nel giro di qualche mese si arriverà ad una soluzione”. Che ha poi aggiunto, “Se con lo sciopero potremo vedere qualche big in Europa? Questo proprio non lo so, dipende tutto dalla situazione contrattuale dei singoli giocatori”.

Infatti è pensiero comune, che un giocatore con un buon contratto negli Stati Uniti difficilmente verrebbe in Europa dove i contratti di categoria sono nettamente inferiori. Vi è inoltre il dilemma dell’assicurazione. Le società europee sarebbero difficilmente disposte a fornire le elevate garanzie che possono permettersi le squadre Nba. Di conseguenza eventuali infortuni in Europa porterebbero non pochi problemi al giocatore al suo ritorno negli Stati Uniti.

E’ di un parere simile Federico Buffa, grande esperto di basket americano e telecronista Sky, che crede sia inevitabile il lockout per la distanza tra le parti ma è fiducioso che nel giro di pochi mesi società e giocatori troveranno un accordo.

Tuttavia, tra scettici e critici, qualcosa si sta già muovendo . DaJuan Summers, ala dei Detroit Pistons, ha firmato un contratto con i campioni d’Italia di Siena, anche l’ex Nba Andersen si unirà alla squadra allenata da Pianegiani. Il club rinforza così il suo roster già ricco di qualità.

Sempre grazie al lockout potrebbe fare il suo ritorno nel Belpaese, Donatan Motiejunas, che la Benetton Treviso aveva perso dopo la sua chiamata al draft (scelto da Minnesota con il numero 20), ma che ora potrebbe riconquistare se il blocco del campionato Nba si concretizzasse.

Tra vari rumors che stanno caratterizzando quest’estate, c’è anche chi spera che questa situazione possa spingere Kobe Bryant a venire in Italia. La stella dei Los Angeles Lakers aveva già dichiarato tempo fa di essere attirato dall’idea di giocara a Milano, ma attenzione alla concorrenza del Besiktas.

Nel resto d’Europa di certo le altre società non stanno a guardare. Si parla di una ricchissima offerta del Real Madrid per portare nella capitale spagnola, Rudy Fernandez, che sembra però abbia rifiutato. Probabile, invece, un ritorno in Francia per Nicolas Batum, si parlerebbe del Nancy.

Una notizia che ha fatto sussultare tutto l’ambiente è Deron Williams che ha accettato l’offerta del Besiktas, il club turco ha immediatamente approfittato del lockout, aggiudicandosi il playmaker, stella dei New Jersey Nets. Ad annunciarlo il coach Ergin Ataman.

Si parla anche di ex grandi stelle come Vince Carter e Tracy McGrady ma i giocatori Nba interessati a venire in Europa potrebbero aumentare di giorno in giorno finché non si riaprirà il campionato Nba. Da tenere d’occhio sono soprattutto i così detti “drafted players”, ovvero i giovani giocatori selezionati quest’anno dalle squadre Nba che a causa del lockout vedono sempre più lontano il loro debutto nella massima serie statunitense.

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