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Banche, Tabacci: no sfiducia Boschi, ma perché l’ Etruria in riforma Popolari?

Il presidente del Centro Democratico nel dibattito alla Camera sulla mozione di sfiducia alòla Boschia ha sollevato il problema della congruità della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio nella riforma delle Popolari: “L’istituto era prossimo a amministrazione controllata. Governo fu superficiale, dubbi su Consob e Bankitalia”

Banche, Tabacci: no sfiducia Boschi, ma perché l’ Etruria in riforma Popolari?

Sono contrario alle mozioni di sfiducia individuali. Se c’è un aresponsabilità politica questa è del governo nella sua collegialità.

La sfiducia nei confronti del ministro Boschi è palesementestrumentale. E il suo discorso di oggi è stato ineccepibile”.

Lo ha detto Bruno Tabacci intervenendo alla Camera per il gruppo “Perl’Italia – Centro Democratico” sulla mozione di sfiducia nei confrontidel ministro Boschi.

“Tra l’altro a proposito di conflitti di interesse in questi ultimi lustri  ha aggiunto – c’è stato a lungo alla guida del Paese Silvio Berlusconi e nonPiersilvio. Evitare il fallimento delle quattro banche è statopositivo. Giusto l’intervento del governo del 22 novembre scorso.

Ma qualche inadeguatezza e superficialità c’è stata a inizio anno. L’intero governo è stato poco accorto: il 24 gennaio 2015, il governo ha approvato la riforma delle banche popolari, riforma giusta eattesa da anni. Ma i movimenti in Borsa sulle Popolari della settimana precedente del decreto, sono stati definiti dalla Consob “strani”, con una crescita in particolare del titolo della Popolare dell’Etruria del65%. Ma la Consob non doveva indagare su questi movimenti strani? Che cosa ha fatto in questi mesi?

Poi – ha proseguito Tabacci – l’11 febbraio 2015, solo 18 giorni dopo la riforma delle Popolari, il Ministero dell’Economia, su proposta della Banca d’Italia, ha sciolto gli organi di amministrazione e di controllo della Popolare dell’Etruria e l’ha collocata in amministrazione straordinaria. Contestualmente la Consob ha sospeso il titolo. L’ispezione era stata avviata a novembre del 2014 da Bankitalia, ma già nel 2013 la Banca d’Italia aveva ispezionato Etruria e chiesto alla banca che sitrovasse un partner che la comprasse. In altri termini se il governo fosse stato informato, o si fosse fatto adeguatamente informare, avrebbe evitato di inserire anche la Banca dell’Etruria nel decreto del gennaio 2015. Questo è il punto e questo è l’elemento di superficialità dell’intero governo. Inoltre può andare bene Cantoneper l’arbitrato, anche se Cantone non può fare tutto. Ma se Consob e Banca d’Italia hanno evidenziato scollamenti nella loro azione occorre intervenire su quel punto per rendere più efficaci i controlli. E in Europa bisogna completare l’Unione bancaria con l’introduzione della garanzia dei depositi. Questo va fatto in concreto. Quindi facciamo al più presto la commissione parlamentare d’inchiesta con poteri d’indagine veri per completare l’azione legislativa avviata nel2004-2005 che purtroppo non ha i risultati sperati. Questa è unaposizione di serietà. Coinvolgere il ministro Boschi è del tutto strumentale e solleva una sensazione di grande fastidio. La nostra fiducia è totale”, ha concluso Tabacci.

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