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Banche online: i 6 consigli dell’Abi per evitare le frodi

Nel 2018 le banche italiane hanno investito 300 milioni per la sicurezza e la spesa salirà nei prossimi 12 mesi – L’Abi detta 6 semplici regole da rispettare per operare in rete in modo comodo e sicuro

Banche online: i 6 consigli dell’Abi per evitare le frodi

Sono sempre di più le persone che usano internet per gestire i loro conti bancari. Da un semplice bonifico al controllo dei propri movimenti, bastano pochi click per tenere tutto sotto controllo. La comodità però comporta anche dei rischi, che le banche italiane intendono scongiurare investendo sulla sicurezza. 

Nel 2018 gli istituti hanno investito oltre 300 milioni di euro allo scopo di  garantire alla clientela “operazioni” digitali ancora più sicure. Lo si legge in uno studio di Abi Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’Abi. La stessa cifra, secondo le previsioni, sarà spesa anche nel 2019, anche se “circa la metà delle banche rispondenti prevede un aumento medio (tra il 5 e il 15%) o rilevante (superiore al 15%) della spesa per i prossimi 12 mesi”, spiega il report.

Oltre alle implementazioni tecniche, le principali banche italiane hanno promosso campagne di sensibilizzazione e collaborazioni intersettoriali, come il CERTFin, un’iniziativa cooperativa pubblico-privata diretta dall’Abi e dalla Banca d’Italia finalizzata a innalzare la capacità di gestione dei rischi cyber degli operatori bancari e finanziari.

A livello generale, ogni cliente può però fare la sua parte, rispettando 6 semplici regole che consentono di mettersi al riparo dalle frodi e di operare in modo semplice e sicuro. Regole utili non solo nel rapporto con le banche, ma per tutto ciò che facciamo tramite un computer, un tablet o uno smartphone:

  • cambiare periodicamente la password dell’email, dei social network, dell’internet banking e dei siti per gli acquisti online;
  • aprire le email solo da indirizzi noti;
  •  accedere a internet solo dal proprio computer;
  •  installare o aggiornare l’antivirus;
  • contenere la diffusione delle informazioni personali online;
  • usare password diverse per siti diversi.

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