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Banche, ecco il conto basic gratuito: come funziona e chi può ottenerlo

Novità importanti in arrivo per i cittadini più svantaggiati che potranno avere diritto a un conto corrente “basic” che consentirà di effettuare le operazioni bancarie più semplici pagando un canone “ragionevole” o addirittura a costo zero – La misura è prevista dal decreto del cdm che recepisce una direttiva europea del 2014. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Banche, ecco il conto basic gratuito: come funziona e chi può ottenerlo

Novità importanti in arrivo per i cittadini più svantaggiati che potranno avere diritto a un conto corrente “basic” che consentirà di effettuare le operazioni bancarie più semplici pagando un canone “ragionevole” o addirittura a costo zero.

Il consiglio dei ministri di venerdì 10 marzo ha approvato in via definitiva il decreto sulla Trasparenza informativa e sulle caratteristiche dei conti di pagamento” che recepisce la direttiva 2014/92/UE relativa alla “comparabilità delle spese relative al conto di pagamento, al trasferimento del conto di pagamento e all’accesso al conto di pagamento con caratteristiche di base”

Il testo approvato dal Governo garantisce ai consumatori la massima trasparenza informativa, consentendo a determinate condizioni l’accesso procedure semplificate per il trasferimento del conto che potrà essere aperto da tutti i cittadini europei senza discriminazioni fondate sulla nazionalità o sul luogo di residenza.

Banche, conto basic: come funziona?

In base a quanto previsto le banche, ma anche Poste e gli altri istituti di pagamento avranno l’obbligo di mettere a disposizione dei consumatori un conto basic che consentirà loro di svolgere le operazioni più semplici senza doversi sobbarcare oneri troppo alti a condizione che rientrino all’interno di determinate fasce reddituali.

Come si legge nel comunicato diramato in seguito al Cdm: “Il provvedimento riprende quanto già disposto dalla Convenzione tra il Ministero dell’economia e delle finanze, la Banca d’Italia e le principali associazioni rappresentative dei prestatori di servizio di pagamento (banche, Poste e istituti di pagamento); in continuità con tale Convenzione e in attuazione della direttiva europea.

Il conto basic è uno strumento attraverso il quale i clienti potranno eseguire operazioni semplici quali, ad esempio, ricevere un bonifico o effettuare pagamenti. Tra i servizi offerti obbligatoriamente dalle banche c’è l’emissione della carta di debito, vale a dire il bancomat. Il conto non potrà essere utilizzato invece per operazioni più complicate, come ad esempio quelle relative alla “gestione del risparmio”.

Il conto dovrà consentire ai titolari di effettuare un numero predefinito di operazioni annue e dovrà prevedere un canone onnicomprensivo, il cui ammontare, in base a quanto scritto nel comunicato, dovrà essere “ragionevole” e sarà interamente gratuito (senza neanche il pagamento dei bolli) per le fasce di consumatori socialmente svantaggiate.

Banche, conto basic: chi può otternelo

L’accesso è aperto a tutti i cittadini legalmente soggiornanti nell’Ue che potranno accedere a un conto di pagamento con caratteristiche di base, senza discriminazioni fondate sulla nazionalità o sul luogo di residenza.

Come detto in precedenza, il conto basic è destinato alle fasce più svantaggiate, sarà un decreto del Ministero dell’Economia, sentita la Banca d’Italia, ad individuare la platea di beneficiari. Occorre sottolineare però che sulla questione è già stata siglata una convinzione con Abi, Poste e Bankitalia che prevede l’esenzione per chi ha un Isee sotto gli 8mila euro e per i pensionati sotto i 18mila.

Banche, conto basic: obbligo di trasparenza

Banche, Poste e istituti di pagamento saranno inoltre obbligati a fornire ai consumatori il “Documento informativo sulle spese” e il “Riepilogo delle spese” (contenente comunicazioni periodiche). I nuovi documenti non sostituiscono, ma si aggiungono agli obblighi informativi già stabiliti per i servizi di pagamento, ad esempio l’estratto conto. Vengono introdotti obblighi a carico dei prestatori di servizi di pagamento volti a favorire la mobilità dei consumatori. “In particolare – continua la nota -, si prevede la possibilità di ottenere il trasferimento di uno o più servizi di pagamento “ricorrenti” (es. ordini permanenti di bonifico, addebiti diretti) e dell’eventuale saldo positivo su un nuovo conto entro un termine complessivo di 12 giorni lavorativi. Sono, inoltre, previsti, in attuazione delle direttiva, siti web di confronto a cui tutti i prestatori di servizi di pagamento hanno obbligo di partecipare”.

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