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Banche e assicurazioni trascinano su la Borsa: FtseMib riacciuffa quota 19mila

Le banche popolari, Generali e Unipol danno linfa a Piazza Affari, che a metà giornata guadagna più dell’1% – Il FtseMib ritorna sopra la soglia psicologica dei 19mila punti base – Bene anche gli altri listini europei – Asta Btp: salgono i rendimenti.

Banche e assicurazioni trascinano su la Borsa: FtseMib riacciuffa quota 19mila

Bello stabile sui mercati finanziari. A favorire la spinta al rialzo contribuiscono l’esito positivo dell’incontro tra Shinzo Abe e Donald Trump e i commenti distensivi del vice presidente della Ue Pierre Moscovici sul deficit italiano. Bruxelles alza la stima per il 2017 della crescita del Pil italiano allo 0,9%, che resta però la più bassa dell’Unione. Nel triennio di riferimento il deficit rimane sopra il 2% del Pil ma ben lontano dalla soglia del 3%, mentre il debito si conferma in area 133%.

A Milano l’indice Ftse Mib (+1,1%) supera i 19 mila punti. Positive le altre piazze del Vecchio Continente: Parigi +0,8, Francoforte e Madrid +0,6%. Stabile Londra (+0,08%).

Poco mosse le quotazioni del Btp a 10 anni, che viene scambiato a un rendimento del 2,27% (venerdì ha chiuso a 2,26%). Spread invariato a quota 194. Salgono, invece, i rendimenti delle nuove emissioni. Stamattina il Tesoro ha collocato complessivamente titoli di Stato per 8,5 miliardi di euro con varie scadenze: il rendimento dei Btp a 3 anni è salito a 0,25% da 0,06% di gennaio; il rendimento dei 7 anni è salito a 1,59% da 1,15% di gennaio; il rendimento del 30 anni è salito al 3,43% (massimo da ottobre 2014), da 3,14% di novembre. 

Debole il petrolio in lieve calo (Brent a 56,3 dollari/barile, -0,5%). Ma salgono Eni (+0,9%), Saipem (+1,9%) e Saras (+2,7%).

A tirare la volata dell’indice a Piazza Affari sono i titoli finanziari, a partire dalle Generali (+2%). Secondo il Financial Times la compagnia ha in cantiere tagli dei costi maggiori di quanto finora annunciato. Fa ancor meglio Unipol (+4,3%). UnipolSai +1,8%. 

Fra le banche spicca Ubi, in progresso del 4,2% dopo avere diffuso venerdì i risultati del 2016. Société Générale ha alzato il target price a 3,7 euro da 3,3 euro e ha confermato il giudizio Buy. Banco Bpm guadagna il 3%, Unicredit +0,7%, scendono Intesa (-0,1%) e Banca Pop.Emilia (-0,4%). Giù anche Carige (-1%), dopo un avvio disastroso (-5%). La banca ha chiuso il 2016 con 297 milioni di euro di perdita. 

Tra gli industriali, Fiat Chrysler +0,9%, StM +1,9%, Leonardo -0,5%. Contrastate le utility: salgono Terna (+0,8%) e Snam (+0,5%), scendono Enel (-0,3%) e A2A (-1,3%). Telecom Italia avanza dell’1%.

Fra i minori balzo di Tiscali, in crescita del 4% circa dopo che è divenuto operativo l’accordo strategico con Fastweb annunciato a inizio dicembre.

Uno sguardo sull’Aim, il listino Alternative di Borsa italiana: nel suo primo giorno di quotazione, Orsero (fatturato di 650 milioni nel settore distribuzione prodotti agricoli) guadagna il 6,4%, a 10,8 euro per azione. Si tratta della seconda società per dimensioni dell’Aim, la settima quotata con la formula dello Spac.

È la seconda quotazione del 2017 sul mercato italiano ed è avvenuta in business combination con la Spac Glenalta Food, supportata da Banca Aletti come Nomad. Si tratta della settima società quotata sul mercato Italiano con la formula della SPAC.

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