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Banche, Dijsselbloem: crisi italiana non è acuta

A Bruxelles il presidente dell’Eurogruppo prende tempo mentre Padoan assicura che il Governo italiano salvaguarderà i risparmiatori. S Anche Schaeuble chiede tempo: “Non dovremmo speculare prima di conoscere i risultati degli stress test”

Banche, Dijsselbloem: crisi italiana non è acuta

Banche italiane e bail-in sono gli argomenti principali dell’incontro tra i ministri delle Finanze UE di oggi e domani. Anche se l’agenda ufficiale non li contempla, è chiaro che questi sono gli argomenti sul tappeto di ogni dibattito collaterale.

“La facilità con cui alcuni banchieri chiedono denaro pubblico è problematica, perché ci servono leader nelle banche che affrontino i problemi invece di andare dai governanti presentando le loro richieste”.

Questo quanto affermato dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta di Deutsche Bank. “I problemi delle banche devono essere risolti dalle banche e nelle banche”, ha detto Dijsselbloem.

Dagli istituti di credito italiani a quelli tedeschi. La crisi delle banche italiane è legata alle sofferenze e ” non è acuta e questo ci dà il tempo di trovare una soluzione”, ha sottolineato ancora il presidente dell’Eurogruppo, precisando che “le regole regole sono chiare”, e in questo quadro “una soluzione è sempre possibile”, purché si rispetti il quadro regolatorio.

“Le regole sono rigide, nel senso che mettono chiaramente nero su bianco la gerarchia del bail in”, ha detto Dijsselbloem, secondo cui “in quel framework la soluzione è sempre possibile ma deve essere rispettato il quadro” normatorio.

Dijsselbloem ha aggiunto di non essere preoccupato per i problemi delle banche italiane, e che le autorità italiane ed europee stanno “parlando costruttivamente per trovare una soluzione all’interno del quadro”.

Il problema dei crediti deteriorati “non è nuovo, non ci sono grandi soluzioni, la soluzione va trovata gradualmente”. Quella italiana “non è una crisi acuta, e questo ci dà tempo di trovare una soluzione”. Per il presidente “la sola cosa importante è che rispettiamo cosa abbiamo deciso insieme, non abbiamo bisogno di mettere in discussione altre cose, c’è già molto mettere in discussione questi giorni”, ha concluso.

Alle parole del numero uno dell’Eurogruppo sono seguite quelle del ministro dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan che, rispondendo ad una domanda relativa ai contatti con la Commissione ha dichiarato che “I risparmiatori saranno salvaguardati dal Governo italiano, i contatti con le autorità europee continuano positivamente come sempre è stato in questo periodo”. Padoan ha inoltre chiarito di non essere a conoscenza del piano da 150 miliardi evocato da Deutsche Bank spiegando che “c’è già uno strumento per la liquidità, vedremo altri strumenti sempre di tipo precauzionale”.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble secondo cui non bisognerebbe fare speculazioni sul destino delle banche italiane prima che vengano resi noti i risultati degli stress test. “Credo che conosceremo i risultati degli stress test condotti dall’autorità di vigilanza per il settore bancario europeo nella seconda metà di questo mese (e non nel giro di due mesi)”, ha detto Schaeuble prima del meeting dei ministri delle Finanze a Bruxelles. “Non dovremmo speculare prima di conoscere i risultati”, ha aggiunto.

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