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Banche, Bund e nuovo test per Unicredit: torna il Toro?

Dopo i record di Wall Street e Asia, riflettori su Unicredit, che ha messo in campo le operazioni Finecobank e Pekao – Ma tutto il comparto del credito riceve slancio dalle rassicurazioni di Merkel e Padoan – La sfida su Rcs fa rimontare l’editoria – Berlino lancia il nuovo Bund decennale a cedola zero, a Roma asta Btp

Banche, Bund e nuovo test per Unicredit: torna il Toro?

Ancora un record per Wall Street, spinta dal buon avvio delle trimestrali. Un altro passo in avanti della Borsa giapponese, in attesa delle misure espansive che la Bank of Japan prenderà nella riunione del 29 luglio. Data fatidica, perché nello stesso giorno arriveranno i risultati degli stress test sulle banche europee, Monte Paschi compreso. Ma la scadenza, grazie alle aperture di Angela Merkel, fa meno paura. Così come la Brexit: oggi entra a Downing Street Theresa May, il nuovo premier britannico che dovrà disinnescare la crisi.

Insomma, una volta tanto le buone notizie abbondano. E il Toro ne approfitta. La Borsa americana ha messo a segno nuovi record: il Dow Jones ha toccato il record storico a 18.346,98 (+0,66%), così come l’indice S&P 500 a 2.152,14 punti (+0,7%). Il Nasdaq (+0,70%) risale oltre i 5,000 punti, per l prima volta oltre la chiusura del 2015 (5.022.82).

Il rialzo di Alcoa (+5,4%) è di buon augurio per la stagione dei conti delle società Usa, inaugurata come da tradizione dal colosso dell’alluminio. Il mercato attende ora le trimestrali delle grandi banche, a partire da quella di Jp Morgan (+1,5%) in programma per domani. Il colosso guidato da Jamie Dinon ha intanto annunciato l’aumento dei salari minimi per 19 mila dipendenti. Nell’attesa i titoli finanziari guidano il rally di Wall Street: Morgan Stanley +3,4%, Citigroup +2,8%, Goldman Sachs +3,1%.

Il ritorno della propensione al rischio ha fatto risalire il rendimento del Treasury decennale a 1,48%, da 1,42% di ieri sera. Lo spread tra il decennale ed il biennale, si allarga a 81 punti base, ieri era a 75 punti base, minimo dal 2007. Frena anche l’oro, che scivola in ribasso dello 0,8% a 1.342 dollari l’oncia.

TOKYO CONTINUA IL RALLY, YEN SOTTO DEL 4% DA LUNEDÌ

Continua intanto a Tokyo la corsa dell’indice Nikkei (+1%), giunto al quarto giorno di rialzo consecutivo. Scende ancora lo yen (-4% da lunedì). Anche la visita a Shinzo Abe di Ben Bernanke, l’ex governatore della Fed cui si deve l’immagine dell’Helicopter money ( metti i soldi in tasca alla gente per rilanciare i consumi) è stata interpretata come un segnale di nuove mosse espansive. Viaggiano in terreni positivo gli altri listini della regione: Sidney +0,3%, Hong Kong +0,4% al pari di Shanghai.

MILANO RECUPERA, MA DA GENNAIO PERDE ANCORA IL 22%

In Europa le note più positive arrivano da Milano. Le aspettative di una messa in sicurezza del settore italiano del credito hanno spinto all’insù Piazza Affari: l’indice Ftse Mib è salito del 2,8% a 16.721 punti. Grazie al recupero degli ultimi tre giorni (+9%), il ribasso da inizio anno si riduce a -22%. Più cauti gli altri mercati: Francoforte +1,3%, Parigi +1,5%, Madrid +2,3%. In controtendenza Londra (-0,1%), condizionata dal rimbalzo della sterlina, salita a 1,3273 su dollaro (+1,89%) nel quarto giorno di rialzo consecutivo. Oggi Theresa May diventerà il nuovo premier della Gran Bretagna.

OGGI AL VIA IL PRIMO BUND A CEDOLA ZERO

Continua la corsa al ribasso dei rendimenti. L’asta dei Bot a 12 mesi ha segnato ieri un nuovo record storico con rendimenti negativi a -0,176% dal -0,122% di giugno. Oggi tocca alle emissioni a medio-lungo termine, dai triennali fino al Btp ventennale.

Per la prima volta è stata fissata allo zero percento la cedola del nuovo Bund decennale 15 agosto 2026 in asta stamane. Il nuovo titolo di Stato tedesco verrà offerto per la cifra indicativa di 5 miliardi di euro.

UNICREDIT FA IL BIS: DOPO FINECO TOCCA A PEKAO

Unicredit si rafforza nel finale e chiude in guadagno del 13,5% a 2,10 euro. Ma, per la seconda volta di fila, la vera sorpresa arriva a mercati chiusi. L’istituto ha avviato un’offerta tramite accelerated bookbuilding del 10% della controllata Bank Pekao fino a circa il 10% del capitale attuale della società. Unicredit prima dell’operazione controllava il 50,1% di Pekao. Lo scorso 23 giugno il ministro del Tesoro polacco Dawid Jackiewicz ha detto che il governo è interessato all’acquisto di Pekao per rafforzare il controllo pubblico sul settore bancario che al momento, per il 60%, è nelle mani di investitori stranieri.

Continua così la terapia del ceo Jean-Pierre Mustier, che in sole 48 ore ha rivoluzionato l’istituto. Ieri la banca milanese ha terminato il collocamento del 10% di Fineco (-1,2% a 5,68 euro) incassando complessivamente 328 milioni di euro. Le azioni sono state offerte ad un prezzo compreso tra 5,30 e 5,40 euro, con uno sconto di circa il 6% rispetto ai prezzi di chiusura della seduta precedente (5,75 euro). 

MPS IN ALTALENA, UBI SUPERSTAR

Non solo Unicredit. Il rimbalzo si è esteso all’intero comparo finanziario. Giornata all’insegna della massima volatilità per Monte Paschi (+3,7% in chiusura, a 0,31 euro). Nelle prime battute il titolo era stato sospeso per eccesso ribasso con un minimo segnato a 0,29 euro. L’andamento è stato ovviamente legato alle notizie in arrivo da Bruxelles: i partner del Nord Europa hanno ribadito la contrarietà a rivedere le regole del bail-in, ma sono pronti a individuare una soluzione valida per Mps, per evitare un rischio sistemico. Sono diversi gli interventi allo studio a partire dalla creazione di un veicolo di cartolarizzazioni a cui trasferire le sofferenze. Assieme al fondo Atlante potrebbe essere coinvolto qualche istituto internazionale, forse la stessa JP Morgan.

In grande evidenza ieri anche gli altri istituti di credito: Ubi Banca +11%, Intesa Sanpaolo +6%, Banco Popolare +6% e Banca Popolare dell’Emilia Romagna +8%. Bene anche il gestito e le polizze. Azimut avanza del 5% a 14,63 euro. Il Credit Suisse ha confermato la raccomandazione Outperform, pur limando il target a 20,20 euro da 21,40 euro, livello che resta comunque superiore agli attuali prezzi. Forte crescita di Anima (+7,35%): Kepler Cheuvreux che ha confermato sul titolo la propria visione positiva (buy, Tp 7 euro).

Tutto il settore assicurativo europeo è in deciso rialzo: +2,6%. Generali ha chiuso in rialzo del 5%, a 11,22 euro. Nelle ultime tre sedute la compagnia ha guadagnato il 14%, tornando ai livelli del 24 giugno

ANGELA MERKEL: BANCHE ITALIANE, SI PUÒ FARE

Oltre alle rassicurazioni di Matteo Renzi e di Pier Carlo Padoan, giocano a favore dell’ottimismo sul fronte bancario le dichiarazioni in arrivo dalla Germania. Un mezzo via libera all’intervento pubblico a sostegno delle banche italiane è arrivato direttamente da Angela Merkel. La cancelliera ha detto che non si aspetta nessuna crisi in Italia derivante dalla necessità di ricapitalizzare alcune banche del Paese.

Parlando di questo tema nel giorno della riunione dei ministri delle finanze della zona euro, la Premier tedesca si è detta convinta che le questioni che devono essere affrontate e saranno risolte in modo positivo: “Non vedo sviluppi critici nel complesso”. Wolfgang Schaeuble ha aggiunto di non vedere alcun rischio di una crisi bancaria: “Le regole della Ue – ha detto – offrono sufficiente margine affinché sia presa una decisione sulle banche italiane”.

RCS, L’ORA DELLA CONTA. EDITORIALI IN CORSA

In grande evidenza l’editoria, a tre giorni dal verdetto su Rcs Mediagroup (+0,8%). È già iniziata la conta dei primi titoli che hanno risposto all’appello dei concorrenti. L’Opas di Cairo ha contabilizzato adesioni per 49,2 milioni di azioni, pari al 9,5% del capitale. All’Opa della compagine capitanata da Bonomi sono state consegnate finora 8,24 milioni di azioni pari al 2,1% del capitale. La sfida si concluderà alle 17 di venerdì prossimo.

La battaglia fa bene agli altri titoli del settore. Prosegue la corsa de L’Espresso (+2,27%, dopo il +9% del giorno prima) davanti a Mondadori (+0,27%). Mediaset ha guadagnato il 3,19%, a 3,428 euro. Ubs ha portato il target price 4,85 a 4,35 euro. Sale Banzai (+12,6%) davanti a ItaliaOnline (+6%).

FCA AVANZA A RIMORCHIO DI DAIMLER

I conti di Daimler (+4,40%), molto migliori delle previsioni, hanno spinto l’automotive. Fiat Chrysler avanza del 4,08%. Debole Recordati (-0,6%), meno coinvolto dal rimbalzo generale, dal momento che nelle scorse settimane di turbolenza si è difeso meglio degli altri titoli, realizzando anzi un bilancio positivo da inizio anno (+16% circa).

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