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Banca IFIS, utile da record grazie a Interbanca (687,9 milioni)

Il gruppo bancario ha approvato il bilancio del 2016, che ha segnato un utile da record a 687,9 milioni di euro, per effetto dell’acquisizione dell’ex Gruppo GE Capital Interbanca – L’ad Bossi: “Una banca più “magra” al servizio di clienti più esigenti”.

Il Cda di Banca IFIS ha approvato il documento sui risultati relativi all’esercizio 2016 e il Piano Strategico 2017-2019. É stata inoltre proposta all’Assemblea degli Azionisti, che si riunirà in data 21 aprile 2017, la distribuzione di un dividendo pari a 0,82 euro, al lordo delle eventuali ritenute di legge per ciascuna azione ordinaria, con stacco cedola (n.20) il 2 maggio 2017, record date il 3 maggio 2017 e messa in pagamento dal 4 maggio 2017.

Il conto economico consolidato 2016 chiude con un utile record di 687,9 milioni di euro. Il risultato è significativamente influenzato (per 623,6 milioni di euro) dagli effetti dell’acquisizione dell’ex Gruppo GE Capital Interbanca; a valle del processo di Purchase Price Allocation, come previsto dai principi contabili di riferimento, è stato iscritto a conto economico un provento rappresentato dal “buon affare realizzato”, il c.d. “Gain on bargain purchase”. Esso è pari alla differenza positiva tra il fair value delle attività e passività acquisite (742,8 milioni di euro) e il costo sostenuto per la loro acquisizione provvisoriamente determinato in 119,2 milioni di euro (ancora al lordo di eventuali ulteriori aggiustamenti rispetto al prezzo inizialmente pagato pari a 160,0 milioni di euro).

Solo nel quarto trimestre, dopo l’operazione Interbanca, il margine di intermediazione è cresciuto del 27,7% a 97,3 milioni, beneficiando del balzo del margine d’interesse del 73,3% a 78,5 milioni. Gli altri costi/proventi operativi saldano con proventi netti pari a 562 milioni, contro costi netti per 47,3 milioni nel periodo di confronto, un saldo che include proventi per 623,6 milioni riferiti all’attività di Interbanca consolidata a dallo scorso mese di novembre. L’utile netto del trimestre si è così attestato a 621,7 milioni rispetto ai 18,2 milioni del pari periodo 2015. Sostanzialmente invariati i coefficienti patrimoniali, con il Cet1 pari al 15,7% rispetto al 15,8% al 31 dicembre 2015.

La banca veneta ha anche presentato il piano strategico (vedi allegato), così commentato da Giovanni Bossi, amministratore delegato del gruppo Banca IFIS: “Con il nuovo Piano Strategico 2017-2019 Banca IFIS si dà obiettivi importanti nel supporto alle imprese e nel recupero del credito da imprese e famiglie in difficoltà. Abbiamo liquidità e capitale, risorse e tecnologia, idee e motivazione per continuare nel nostro percorso di crescita. Il Piano fissa le tappe nei settori di presenza della Banca; i mezzi a disposizione consentono tuttavia ulteriore spazio per cogliere le occasioni di sviluppo che il mercato del credito ci sottopone. Valuteremo con la massima attenzione i rischi e le ulteriori opportunità. Nel 2017 completeremo la fusione per incorporazione di Interbanca razionalizzando così la struttura del Gruppo; e spingeremo ancora sull’acceleratore della trasformazione digitale, forti della consapevolezza che la Banca del domani sarà più tecnologia e dati, meno sportelli e contatto fisico con la clientela. Una banca più “magra” al servizio di clienti più esigenti, più velocemente, con servizi sempre più mirati”.

I conti e il nuovo piano strategico hanno convinto gli investitori, tant’è vero che a metà pomeriggio il titolo Banca IFIS guadagna più del 2% a Piazza Affari, a 33,33 per azione, facendo meglio del listino del Ftse Mib che sale dell’1,42% superando i 20mila punti base.


Allegati: Piano Strategico Banca IFIS

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