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Banca Ifis: utile boom nel IV trimestre del 2018 e il dividendo sale

Nel 2018 l’utile è sceso del 18,8%, ma nel IV trimestre dell’anno il rialzo è dell’82,6% – Per il 2019 la banca si attende un utile compreso tra i 140 e i 160 milioni – Titolo corre a Piazza Affari

Banca Ifis ha chiuso il 2018 con un utile in calo del 18,8%, ma il grande recupero registrato nel quarto trimestre (+82,6%) fa schizzare al rialzo il titolo che alle 15.55 guadagna il 10,53% a 17,63 euro dopo aver toccato un massimo intraday pari a 18,28 euro. A spingere le azioni contribuisce anche la guidance per il 2019, anno in cui l’istituto stima un utile netto compreso tra 140 e 160 milioni.

Tornando ai conti del 2018, l’utile netto, come detto, è sceso del 18,8% passando da 180,76 a 146,76 milioni di euro a causa delle rettifiche di valore per rischio di credito per oltre 100 milioni di euro. L’utile per azione è pari a 2,75 euro, mentre il margine di intermediazione è cresciuto salito del 9,7% a 576,5 milioni.

L’anno scorso, i costi operativi sono saliti a 273,4 milioni (+9,1%) “a riflettere l’aumento delle risorse del gruppo pari a 1.638 persone (+11,4%) e degli oneri per il recupero delle posizioni Npl”, fa sapere la banca guidata da Giovanni Bossi. Il risultato della gestione finanziaria è infine sceso del 4,6%, passando da 499,22 milioni a 476,41 milioni di euro. Il Cet1 è al 10,3% contro l’11,66% di fine 2017, per effetto delle nuove normative con un effetto negativo di 82 punti base.

Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario pari a 1,05 euro per azione (1 euro sul 2017) per un dividendo complessivo di 56,1 milioni e un pay-out ratio del 38,2%.

“Nel 2018 Banca Ifis ha continuato a crescere in tutti i segmenti di business raggiungendo un utile netto di 147 milioni, nonostante gli accantonamenti su alcune posizioni significative che hanno coinvolto tutto il sistema, senza le quali il risultato sarebbe stato materialmente superiore – ha dichiarato l’amministratore delegato Giovanni Bossi -. Sul fronte Imprese stiamo consolidando la quota di mercato grazie alla nostra capacità di offrire soluzioni adeguate e tempestive”.

Proprio sulle rettifiche di valore nette, Banca Ifis precisa che nel 2018 sono arrivate a quota 100,1 milioni di euro a fronte dei 26,1 milioni del 2017 e sono sostanzialmente riferite al settore Imprese, in particolare a posizioni a sofferenza e inadempienze probabili del comparto delle costruzioni per complessivi 60 milioni di euro, “due delle quali sono riconducibili a storiche controparti” attive nel settore delle infrastrutture che hanno coinvolto l’intero sistema bancario italiano. (il riferimento è soprattutto alla crisi di Astaldi e Condotte, ndr.)

Parlando del solo quarto trimestre, il margine di intermediazione pari a 172,9 milioni (+15,3% rispetto al periodo di confronto), mentre l’utile netto si è impennato a 57,8 milioni, in rialzo dell’82,6% rispetto al quarto trimestre 2017.

Infine, per il 2019, Banca Ifis prevede un leggero incremento del margine di intermediazione rispetto al 2018, nonostante il contributo del reversal della PPA sia atteso in diminuzione di circa il 50% rispetto ai 92 milioni nel 2018, mentre la stima dell’utile d’esercizio è pari a circa 140-160 milioni (dai 146,8 milioni del 2018).

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