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Banca Ifis, parte l’era Geertman: “No a grandi M&A, sì a operazioni tattiche”

Si apre l’era Geertman nuovo Ceo della banca – Ok degli azionisti a bilancio e dividendo di 47 centesimi – Il nuovo Ad: “No a grandi M&a che trasformino la banca, sì a operazioni tattiche in settori attraenti”.

Banca Ifis, parte l’era Geertman: “No a grandi M&A, sì a operazioni tattiche”

Nuova era in Banca Ifis. Il consiglio d’amministrazione della società, dopo l’ok dell’assemblea ordinaria riunitasi giovedì mattina sotto la presidenza di Sebastien Egon Fürstenberg, ha nominato ufficialmente nel ruolo di amministratore delegato Frederik Geertman. L’ingegnere olandese, già cooptato come consigliere lo scorso 11 febbraio 2021 e fortemente voluto dal primo azionista Fürstenberg, sarà chiamato a guidare il nuovo corso della banca specializzata in Npl, accelerando sul percorso di sviluppo e digitalizzazione del gruppo e sviluppando sinergie tra le diverse linee di business della banca.

Geertman, 50 anni, subentra a Luciano Colombini, dimessosi dalla carica di Ad lo scorso 21 dicembre. Laureato in ingegneria chimica presso la Delft University of Technology in Olanda, dal 2016 a oggi il manager ha ricoperto il ruolo di vice direttore generale e Chief Commercial Officer di Ubi Banca. Precedentemente ha trascorso quasi dieci anni in UniCredit, fra gli altri come Responsabile Global Marketing and Segment Management per diversi Paesi europei e come Responsabile della rete italiana di filiali per le Famiglie e le PMI. Ha iniziato la propria attività lavorativa presso una primaria società di consulenza strategica, McKinsey & Co., prima in Olanda e poi in Italia. “Nel corso della propria carriera, Geertman ha guidato la digitalizzazione dei rapporti con la clientela in un’ottica omnicanale, incrementando al contempo la produttività commerciale delle società in cui ha operato attraverso il ridisegno dell’organizzazione e dei processi commerciali”, sottolinea Banca Ifis.

FUSIONI E CARTOLARIZZAZIONI

Il nuovo Ad ha anticipato la presentazione di un nuovo piano industriale nel corso del 2021 che subentrerà al piano presentato dal suo precedessore nel gennaio 2020 che crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19 ha reso superato.

Nel corso della conferenza stampa successiva all’assemblea, Geertman ha chiarito che Banca Ifis non guarda a grandi operazioni di M&A che cambino il profilo dimensionale del gruppo ma è invece “aperta e attenta a possibili operazioni tattiche in settori attraenti in cui possa portare la propria competenza aumentando in valore e stando attenta alla remunerazione del capitale”.

“Non cerchiamo economie di scala – ha precisato – e non siamo interessati a operazioni che trasformino il gruppo. Pensiamo invece a rafforzare, se si presenta l’occasione, la nostra presenza nei due settori chiave in cui operiamo, ovvero quello delle pmi e degli npl”. Riguardo alle operazioni esplorate nel passato e che non sono giunte a soluzione positiva, come quella con Credito Fondiario, Geetman ha spiegato che “le operazioni valutate e non fatte sono da considerarsi concluse”. “Non prevedo un’espansione all’estero o un’acquisizione all’estero fuori dal nostro perimetro di attività in Italia”, ha aggiunto. 

Riguardo alla recente operazione di cartolarizzazione di Npl, il nuovo Ad ha affermato: “Devo fare i complimenti a chi mi ha preceduto perché è stata un’operazione intelligente di ingegneria finanziaria benigna. La reazione del mercato ha dimostrato che c’è domanda per strumenti finanziari validi pur con un sottostante non performing e ritengo che si farà ampio uso di questo strumento, non solo da parte nostra, perché consente di affrontare anche il problema del funding e del calendar provisioning. Le cartolarizzazioni di Npl permettono di attrarre coinvestitori e di operare un trasferimento del credito al veicolo quotato. In questo campo Banca Ifis ha assunto una leadership di pensiero ma ritengo che nei prossimi mesi si assisterà a molte operazioni analoghe”.

Geertman ha infine escluso la possibilità di ricorrere a un aumento di capitale per sopperire al significativo aumento degli Npl innescato dalla crisi.

BILANCIO E  DIVIDENDO

Oltre ad aver approvato il bilancio 2020, chiuso con un utile netto di 59,5 milioni di euro, l’assemblea degli azionisti ha dato via libera alla distribuzione di un dividendo pari a 47 centesimi per azione dedotto dai Fondi propri al 31 dicembre 2020. Lo stacco cedola è in programma per il 24 maggio 2021, mentre il pagamento sarà effettuato il 26, con record date fissato per il 25 maggio. 

“L’obiettivo di Banca Ifis è garantire una stabile remunerazione degli azionisti”, ha spiegato il vicepresidente Furstenberg, che ha annunciato l’arrivo entro fino anno di un secondo dividendo, relativo agli utili del 2019, pari a 1,10 euro per azione. 

Dopo l’annuncio, a Piazza Affari, il titolo Banca Ifis guadagna il 2,19% a 11,19 euro. 

REGAZZI CONSIGLIERE INDIPENDENTE

Su proposta dell’azionista di maggioranza, La Scogliara, Monica Regazzi è il nuovo amministratore indipendente di Banca Ifis, in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Con l’ingresso di Regazzi, sale al 41% la rappresentanza femminile nel cda, (5 su 12 membri).

L’assemblea ha approvato infine la “Relazione sulla politica in materia di Remunerazione”, nonché l’integrazione dei compensi alla società di revisione contabile per gli esercizi 2019 e 2020.

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