Banca Generali ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 105,1 milioni di euro, in crescita del 7,8% su base annua. Lo comunica la società, precisando che il margine d’intermediazione è salito del +7,1%, attestandosi a 274,9 milioni. Il margine d’interesse ha contribuito ai ricavi per 92,3 milioni, con un incremento del 15%. Il patrimonio netto consolidato è salito a 414 milioni, contro i 345,1 mln dei primi 9 mesi dell’anno scorso e i 394,8 milioni di fine 2012. L’eccesso di capitale è salito da inizio anno del 36%, a 144 milioni.
“Nel terzo trimestre è aumentata non solo la redditività, ma anche la solidità patrimoniale – ha commentato l’amministratore delegato, Piermario Motta –, in conseguenza a un’attività che migliora costantemente nella raccolta e si sviluppa in modo significativo col motore delle attività ricorrenti e non con la finanza straordinaria”.
Quanto alla raccolta netta, si è attestata da inizio anno a due miliardi di euro, di cui 160 milioni in ottobre. La componente di raccolta netta in prodotti gestiti ha raggiunto nello stesso periodo i 2,27 miliardi (194 milioni il mese scorso). Le masse gestite e amministrate da inizio anno sano salite del 7,7%, raggiungendo il picco dei 28,2 miliardi (+10%). Le sole masse gestite sono cresciute a 20,4 miliardi (+16%). I prossimi mesi sono considerati “molto promettenti” da Banca Generali.
“Nel periodo abbiamo anche rafforzato la squadra – ha aggiunto Motta – con l’inserimento di professionisti d’esperienza e manager dalle grandi competenze che ci aiuteranno a traghettare la banca vero traguardi ancora più ambiziosi. In questo contesto, pur riconoscendo le variabili di incertezza e volatilità dei mercati, guardiamo con entusiasmo e determinazione all’ultima parte dell’anno e alle sfide del 2014”.
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Banca Generali lima lievemente le perdite, viaggiando in rosso dell’1,6%, dopo essere arrivato a cedere oltre due punti percentuali.
