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Banca Generali e Lamborghini: unite nell’innovazione

VIDEO – I due Ad Gian Maria Mossa e Stefano Domenicali hanno partecipato al convegno organizzato dalla banca private triestina al Politecnico di Milano: business diversi, ma per entrambi innovare è decisivo

Banca Generali e Lamborghini: unite nell’innovazione

Banca Generali punta a crescere verso i 5 miliardi nel corso del 2019 in termini di raccolta e per Lamborghini le consegne di vetture quest’anno supereranno le 8 mila unità ad un nuovo picco record. Lo hanno dichiarato i rispettivi numeri uno a margine del convegno sull’innovazione al Politecnico di Milano organizzato dalla banca private triestina.

L’AD Gian Maria Mossa interpellato dagli studenti sui rischi del confronto dal fintech ha parlato dell’opportunità fornita dall’innovazione per migliorare i servizi e la relazione di fiducia col proprio banker. La sfida maggiore non arriva dunque per i servizi finanziari dalla tecnologia che va a toccare le operazioni considerate “commodity” come quelle bancarie dello sportello, ma arriva dalle difficoltà di un mercato con tassi obbligazionari sotto zero.

“Banca Generali cresce di circa 5 miliardi di raccolta quest’anno nelle nostre stime raggiungendo nuovi picchi record di masse sopra i 67 miliardi”, dichiara il numero 1 della private bank, “la tecnologia aiuta a risolvere tutto ciò che è transazionale, che è considerato ormai una commodity, ma quando si entra nei bisogni personali, nei progetti di vita, e nelle necessità di valutare delle proposte, le competenze e la professionalità di una relazione di fiducia guidano il supporto che ci arriva dal digitale”.

Se la sfida del fintech non sembra scalfire la capacità delle realtà più dinamiche nel private banking di crescere a ritmi sostenuti, anche nel mondo delle auto più sportive la scure dell’innovazione del motore elettrico non sta ancora intaccando la forza della domanda. “Quest’anno consegneremo oltre 8 mila vetture, un livello record, con una crescita che è quasi triplicata negli ultimi 5 anni” spiega Stefano Domenicali –AD di Lamborghini- “siamo in una nicchia di mercato con un prodotto aspirazionale dove la tecnologia gioca un ruolo importante per migliorare la distintività del prodotto e la tensione all’eccellenza”.

Certamente non sono tutte rose e fiori le conseguenze dell’impatto della tecnologia nell’industria tradizionale. “La tecnologia aumenta le complessità e la concorrenza in tutti i settori” racconta il professor Alessandro Perego, direttore del dipartimento di Ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, “per fronteggiare queste sfide le aziende devono essere più agili, flessibili, imparare a gestire meglio il rischio, in sostanza a governare la tecnologia e non a subirla”.

Su questa linea si muove l’approccio di Banca Generali che ha sviluppato un ecosistema digitale aperto in grado di implementare diverse piattaforme per l’operatività così come di servizi, con il plus di arricchire l’esperienza tra consulente e cliente andando a toccare l’analisi del rischio in tutta la sfera del patrimonio della famiglia o dell’imprenditore.

Più personalizzazione è la strada scelta anche da Domenicali per Lamborghini che resta ancorata ai propri motori a combustione, che si arricchiscono però di tecnologia nell’efficienza e nella ricerca dei materiali; perché come spiega il numero 1 della casa di Sant’Agata bolognese per il cliente di una “Lambo” l’innovazione ha sì un peso, ma è soprattutto l’emozione di un gioiello del made in Italy che guida le loro scelte.

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