Condividi

Banca Generali, 40 milioni alle Pmi del Nord-Ovest

La banca del Leone metterà a disposizione delle imprese di Piemonte e Valle d’Aosta delle risorse, attraverso la cartolarizzazione “Italianonsiferma”.

Banca Generali, 40 milioni alle Pmi del Nord-Ovest

Prosegue l’impegno del gruppo Generali per far ripartire l’economia italiana. L’ultima notizia riguarda Banca Generali, che mette a disposizione 40 milioni di euro alle Pmi di Piemonte e Valle d’Aosta, attraverso la nuova cartolarizzazione “Italianonsiferma” curata da Credimi, il leader europeo del finanziamento digitale alle imprese. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’intervento come “Anchor Investor” di Fondazione CRT tramite Fondazione Sviluppo e Crescita e di Finpiemonte che, sottoscrivendo la tranche junior pari al 10% dell’emissione, permettono di raccogliere complessivamente 40 milioni, assicurando un livello di protezione addizionale ai capitali dei risparmiatori professionali coinvolti da Banca Generali.

Alla garanzia del 90% dal Fondo di Garanzia pubblico si aggiunge, infatti, l’ulteriore 10% di copertura dalle due istituzioni del territorio: Fondazione CRT e Finpiemonte. L’intervento di Fondazione CRT e Finpiemonte, inoltre, consente il contenimento degli interessi applicati ai prestiti e genera un effetto moltiplicatore nell’erogazione dei finanziamenti in un rapporto di 1 a 10 (per ogni euro stanziato dalle due istituzioni piemontesi vengono accolti ulteriori 9 euro da risparmiatori qualificati che possono contare sulla piena garanzia del capitale). Lo sforzo congiunto di Banca Generali, Credimi, Fondazione CRT e Finpiemonte ha dunque permesso di realizzare, per la prima volta in Italia, una operazione che fa affluire risparmio delle famiglie a sostegno delle PMI di uno specifico territorio.

Questa operazione porterà in poche settimane, 40 milioni di euro di prestiti a quelle realtà che faticano ad accedere ai canali di finanziamento tradizionali. La restituzione dei prestiti partirà dalla fine del 2021 per i successivi 4 anni. Le imprese che potranno accedere a questi fondi devono avere meno di 500 dipendenti, un fatturato sopra i 100.000 euro, essere società di capitali (SPA, SRL) con almeno un bilancio depositato o società di persone (SAS e SNC) con almeno una dichiarazione fiscale. La procedura è completamente digitale. Il limite massimo richiedibile è pari al 25% del proprio fatturato: i finanziamenti concessi avranno un importo compreso tra 30.000 e 750.000 euro.

“Dopo l’emergenza sanitaria – ha commentato l’Ad di Banca Generali Gian Maria Mossa – gli effetti della crisi rischiano di mettere in ginocchio il tessuto delle imprese e per questo abbiamo avviato un ambizioso progetto per avvicinare il risparmio privato all’economia reale. Questa nuova emissione curata con Credimi vede al nostro fianco il prezioso contributo di Finpiemonte e Fondazione CRT che hanno scelto di sostenere il territorio attraverso la sottoscrizione della tranche junior dell’operazione che, aggiungendosi alle garanzie pubbliche, completa la tutela per gli investitori privati che vogliono cercare nuove forme di decorrelazione dai rischi di mercato aiutando concretamente la ripresa del sistema”.

Commenta