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Banca Etruria, scontro aperto tra Pm Arezzo e Bankitalia su fusione con Vicenza

Seduta ad alta tensione alla Commissione banche – Il Pm di Arezzo accusa Bankitalia: “Strano che volesse la fusione tra Etruria e Popolare Vicenza” – Ma Via Nazionale smentisce – Pd: “E’ la prova che Bankitalia non ha vigilato”

Banca Etruria,  scontro aperto tra Pm Arezzo e Bankitalia su fusione con Vicenza

Seduta ad alta tensione alla Commissione parlamentare sulle banche. Il Procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ha apertamente accusato la Banca d’Italia di aver caldeggiato la fusione tra Banca Etruria e la Popolare di Vicenza malgrado fossero entrambe in condizione di dissesto. Per Via Nazionale – ha dichiarato Rossi – la Popolare di Vicenza era considerata “un partner di elevato standing” ai fini dell’aggregazione con l’Etruria e ciò “era un poco strano”.

Via Nazionale ha replicato smentendo di aver sostenuto la fusione ma addossando all’ex presidente della Popolare Vicenza, Gianni Zonin, la responsabilità di essersi mosso in tal senso, senza aver mai avuto  il nulla-osta della banca centrale. Ma su questo punto, delicatissimo, ai fini della credibilità della Vigilanza della Banca d’Italia, su cui ora indagherà anche la Procura di Roma, le ricostruzioni divergono e il Pd ha colto al volo l’occasione delle dichiarazioni del Pm di Arezzo per sostenere che esse sono la prova provata che Via Nazionale non ha vigilato come avrebbe dovuto sulle banche poi entrate in crisi.

Ma il Procuratore capo di Arezzo, che in passato fu consulente di Palazzo Chigi per gli affari giuridici e che per questo è oggetto di verifica del Csm per possibile conflitto d’interesse, ha detto un’altra cosa che può alimentare o spegnere le polemiche politiche, quando ha dichiarato che Pierluigi Boschi, padre dell’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena, non faceva parte del Comitato esecutivo e del Comitato credito di Banca Etruria e non ha “mai partecipato a delibere” sui finanziamenti che portarono poi alla bancarotta dell’istituto toscano.

L’audizione di ieri segna certamente un punto a favore della battaglia del Pd e mette ulteriormente in difficoltà la Banca d’Italia ma è difficile che chiuda le polemiche sulle banche e su Banca Etruria che accompagneranno tutta la prossima campagna elettorale.

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