Condividi

Ballottaggi: affluenza in caduta, oggi i sindaci a Roma e Torino

Ieri alle 23 si era presentato alle urne appena il 33,32% degli elettori, oltre il 6% in meno rispetto alla domenica del primo turno – In caduta anche i dati di Roma e Torino

Ballottaggi: affluenza in caduta, oggi i sindaci a Roma e Torino

I ballottaggi di queste elezioni comunali 2021 confermano una legge non scritta: l’affluenza al secondo turno è sempre più bassa rispetto al primo. Ma questa volta la disaffezione elettorale cresce e si rischia l’astensionismo più alto di sempre. Ieri alle 23 si era presentato alle urne appena il 33,32% degli elettori, oltre il 6% in meno rispetto alla domenica del primo turno, quando aveva votato il 39,86% degli aventi diritto. E vale la pena di ricordare che due settimane fa l’affluenza complessiva della due giorni elettorale si era fermata al 54,69%: un nuovo record negativo, dopo il 60,07% registrato alle amministrative del 2017.

I numeri di cui parliamo rappresentano una media nazionale dei 65 Comuni andati quest’anno al ballottaggio e dove oggi le urne riaprono dalle 7 alle 15. Ma anche se restringiamo lo sguardo alle due città principali, i dati risultano in linea con quelli del Paese intero: a Roma nel primo giorno di ballottaggio ha votato appena il 30,9% degli elettori, mentre a Torino il dato si ferma al 32,8%. Al primo turno, le percentuali della giornata di domenica erano rispettivamente al 36,8 e al 36,5%.  Una caduta verticale e la dimostrazione di una crescente disaffezione degli elettori che nella Capitale ha riguardato 15 municipi su 15, senza eccezioni.

Nella Capitale si sfidano Enrico Michetti per il centrodestra, che al primo turno aveva ottenuto il 30,1%, e Roberto Gualtieri per il centrosinistra (due settimane fa al 27%). Nel capoluogo piemontese, invece, il ballottaggio è fra Stefano Lo Russo per il centrosinistra (43,9% al primo turno) e Stefano Damilano per il centrodestra (38,9%).

Gli altri capoluoghi di provincia in cui si va al ballottaggio per eleggere il sindaco sono Trieste, Varese, Savona, Latina, Benevento, Caserta, Isernia e Cosenza. In tutto, sono chiamati alle urne 5 milioni di elettori (di cui 2,3 solo a Roma), ma risulta ormai chiaro che il partito più rappresentato a livello nazionale è quello del non-voto e che – a meno di recuperi clamorosi – le elezioni comunali 2021 viaggiano verso il nuovo record storico di astensionismo.

Commenta