Azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, quotazioni del titolo BMPS in Borsa

Tutto quello che c’è da sapere per rimanere aggiornati sul mercato finanziario. Informazioni, andamento e grafico in tempo reale sulle quotazioni in borsa dei maggiori titoli sui listini mondiali.

Mps anche detta Montepaschi o Monte dei Paschi
Sede Monte dei Paschi di Siena

Codice ISIN: IT0005218752
Settore: Finanza
Industria: Banche locali


Le azioni di Monte dei Paschi di Siena sono quotate alla Borsa di Milano con il ticker BMPS.

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Descrizione Azienda

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (MPS) è un gruppo bancario italiano. Nasce nel 1472 come Monte di Pietà; è la più antica banca in attività e la più longeva al mondo. È tra i principali gruppi bancari italiani, quarto gruppo dopo Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM.
MPS è attiva su tutto il territorio nazionale con 21.388 dipendenti in 1360 filiali e 160 centri specialistici. Conta quasi 4 milioni di clienti. All’estero ha uffici a Mosca, Pechino, Shanghai, Algeri, Tunisi, Casablanca, El Cairo, Mumbai e Istanbul.

La principale attività di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA è il retail banking ma tramite le altre società del gruppo opera in tutti le aree di business bancario e finanziario: private banking, investment banking, digital banking, leasing, factoring, credito al consumo e finanza d’impresa. Nel settore assicurativo opera tramite partnership strategica con AXA. L’attività di asset management si concretizza nell’offerta alla propria clientela di prodotti d’investimento di case terze indipendenti.

Il Gruppo MPS è formato da:

  • Banca Monte dei Paschi di Siena: holding del gruppo, opera nell’attività bancaria e finanziaria, da quella tradizionale al credito speciale, all’asset management, alla bancassurance, all’investment banking. È una banca a forte vocazione retail.
  • Widiba: nata nel 2014 è la banca diretta online del Gruppo. Offre una piattaforma online completa e personalizzabile.
  • MPS Capital Services: è una banca per le imprese che offre soluzione di problematiche finanziarie e creditizie; è focalizzata sui prodotti di credito, a medio e lungo termine, e di tipo specialistico, sull’attività di corporate finance, sui prodotti di capital markets e di finanza strutturata
  • MPS Fiduciaria: soddisfa gli interessi di soggetti privati e di persone giuridiche che desiderano assicurare ai propri patrimoni la massima riservatezza nei confronti di terzi. Può assumere l’amministrazione di beni in qualità di trustee ed esplicare l’incarico di guardiano (o protector) nell’ambito di trust comunque istituiti.
  • MPS Leasing & Factoring: banca specializzata nello sviluppo e nell’offerta di pacchetti integrati di leasing e factoring per le imprese, gli artigiani e i professionisti.
  • MPS Consorzio Operativo: ha il compito di gestire i sistemi informativi ed i relativi servizi del Gruppo.
  • Monte Paschi Banque SA: è la banca del Gruppo a sostegno dell’interscambio commerciale e degli investimenti delle imprese italiane all’estero.

I maggiori incassi provengono dal settore di retail banking (49% del totale) e da quello di corporate banking (17,8%).

Nel 2021 il fatturato è stato di 2,980 miliardi di euro in leggero aumento rispetto ai 2,917 miliardi del 2020. MPS ha chiuso il 2021 con un utile netto di 310 milioni di euro, utile in positivo rispetto una perdita di 1,687 miliardi del 2020. Questo è stato il miglior risultato della banca dal 2015.

Monte dei Paschi di Siena si è quotata in Borsa nel 1999. Fino a 17 marzo 2017 è stata quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano da cui è uscita in seguito alla sospensione stabilita dalla CONSOB il 22 dicembre 2016. L’uscita è stata dovuta in seguito alla richiesta dell’intervento dello Stato nel capitale sociale, dopo un fallito aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Nell’ottobre 2017, dopo la ricapitalizzazione effettuata dallo Stato, è tornata ad essere quotata in Borsa. Dal 18 giugno 2018 è presente nell’indice FTSE Italia Mid Cap della Borsa di Milano.

Fino al 2012 la maggioranza del capitale sociale della banca era in mano alla Fondazione Monte dei Paschi, ma da quell’anno la Fondazione ha incominciato a dismettere fino ad arrivare a possedere solo circa l’1,5% del capitale. Da gennaio 2017 l’azionista di riferimento è lo Stato Italiano attraverso la partecipazione del Ministero dell’economia e delle finanze. Attualmente lo Stato italiano detiene il 64,23% del capitale sociale. Assicurazioni Generali è l’unico altro azionista presente con un capitale oltre il 3%. Il resto dell’azionariato è dato dal mercato flottante.

I principali azionisti di Monte dei Paschi di Siena sono:

  • Ministero dell’Economia e delle Finanze, 64,23%
  • Assicurazioni Generali, 4,32%
  • Azioni proprie, 1,51%
  • Mercato Flottante, 29,94%

Le azioni in circolazione sono 1.002.405.887. Attualmente la capitalizzazione di mercato è 1.024.158.095 miliardi di euro.
Il capitale sociale ammonta a € 9.195.012.196,85.

Lo slogan della banca è «Una storia italiana dal 1472».

Approfondimento economico e finanziario dell’azienda

Monte dei Paschi di Siena nasce nel 1472 come Monte di Pietà (chiamato Monte Pio) per mano delle Magistrature della Repubblica di Siena. Da quell’anno opera ininterrottamente.
Nel 1568 amplia le sue attività oltre i prestiti su pegno e comincia l’attività di credito fondiario ai possidenti agrari.
Dal 1580 diventa Banca pubblica con funzioni di esattoria.
Nel 1624 viene costituito un secondo monte, specializzato nel credito agrario, chiamato Monte non vacabile dei Paschi della città e stato di Siena.
Nel 1783 i due monti vengono unificati. La banca consolidò e accrebbe la sua attività bancaria durante il XVII e il XVIII secolo.
Dal 1872 la banca assume l’attuale denominazione di Banca dei Monte dei Paschi di Siena.
L’unità d’Italia permette a MPS di estendere le proprie attività su tutta la penisola italiana.

Nel 1929 partecipa alla fusione tra Credito Toscano e Banca di Firenze dando vita alla Banca Toscana.

Nel 1936 con il R.D.L. 12 marzo 1936, n. 375 viene dichiarato istituto di credito di diritto pubblico. Viene emanato un nuovo statuto rimasto in vigore fino al 1995.

Nel 1988 acquisisce la partecipazione di controllo (79%) di Cassa di Risparmio di Prato (Cariprato).

Negli anni novanta è la prima banca a diversificare la propria attività nella bancassicurazione, con Monte dei Paschi Vita. Prende il controllo del Mediocredito Toscano e dell’INCA che confluiranno successivamente in MPS Capital Services. All’estero acquisisce partecipazioni di controllo in banche estere, in Belgio, in Svizzera e in Francia.

Nel 1995 con decreto del Ministro del Tesoro dell’8 agosto 1995 viene data origine a due enti: la Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.

Il 25 giugno 1999 MPS viene quotata sulla Borsa di Milano.

A seguito della quotazione in Borsa, negli anni duemila, avviene una fase di espansione tramite diverse acquisizioni. Acquisisce partecipazioni in significative banche regionali con forte radicamento territoriale, tra cui Banca Agricola Mantovana e Banca del Salento. Viene ceduta la partecipazione di controllo (79%) di Cariprato a Banca Popolare di Vicenza per 411,2 milioni di euro.

A novembre 2007 annuncia l’accordo con Banco Santander per l’acquisto di Banca Antonveneta (ad eccezione della controllata Interbanca) per 9 miliardi di euro.

Tra febbraio 2007 e giugno 2008 cede tutte le azioni (27,839%) di Finsoe, holding intermedia del Gruppo Unipol, per 584,8 milioni di euro.
Ad ottobre 2007 dalla partnership tra i gruppi AXA e MPS nasce AXA MPS.
Nel dicembre 2007 MPS acquista le azioni di Intesa sanpaolo di Biver Banca – Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A per 399 milioni di euro.

Nel 2008 Quadrifoglio Vita, joint venture tra Unipol e Banca Agricola Mantovana, viene acquisita da AXA MPS Vita S.p.A.
Viene eseguito un aumento di capitale in Biver Banca che porta MPS al 59%.

ll 22 settembre 2008 Banca Agricola Mantovana è stata incorporata in MPS.

Nel 2010 Biverbanca acquista le filiali della zona della Banca Antonveneta, controllata di MPS. Questo porta MPS a controllare il 60,42%.

Nel 2011 era la quarta banca italiana nella classifica delle 15 banche a maggiore capitalizzazione tra quelle quotate sulla borsa italiana. A fine anno chiude con una perdita netta di 4,69 miliardi di euro.

Nel 2012 viene approvato un piano di riassetto del gruppo improntato alla riduzione dei costi e alla razionalizzazione: il piano prevedeva la chiusura di 4.600 posti di lavoro con incorporazione delle controllate, la chiusura di 400 filiali entro il 2015, e la richiesta di liquidità allo Stato Italiano per 3,4 miliardi di euro (detti Monti bond). Il piano fu aspramente criticato dai sindacati con proteste in tutte Italia.

Il 28 dicembre 2012 Banca Monte dei Paschi di Siena cede il 60,42% del capitale sociale di Biverbanca al gruppo Cassa di Risparmio di Asti per 203 milioni di euro.

Ad aprile 2013, Banca Antonveneta S.p.A. viene fusa per incorporazione in MPS.

Nel 2014 nasce Banca Widiba, la banca online del Gruppo MPS.

Il 9 giugno 2014 viene avviato un aumento di capitale da 5 miliardi di euro molto diluitivo. Il 26 ottobre la banca è bocciata dagli stress test della Banca centrale europea ed è costretta a varare un nuovo aumento di capitale da 3 miliardi di euro, anch’esso molto diluitivo (fino al 90%), ad un anno di distanza dal precedente. In Borsa, il titolo MPS perde il 39,2% nelle ultime cinque sedute di ottobre 2014.
Nel giugno 2015 finisce il rimborso dei Monti bond; una parte degli interessi (240 milioni) vengono rimborsati tramite azioni, rendendo lo Stato Italiano azionista della banca con il 4% del capitale.
Nel 2015 la banca aveva 46,9 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi e 24,2 miliardi di euro netti.

Il 24 novembre 2016, durante l’assemblea degli azionisti viene varato un nuovo aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Alla scadenza della raccolta non verra pero raggiunta la soglia prevista. La quotazione in Borsa di MPS viene sospesa il 22 dicembre 2016, quando chiuse a un prezzo di 15,08 € per azione pari a una capitalizzazione scesa a soli 442 milioni di euro a causa del mancato aumento. Lo stesso giorno, il Governo italiano, tramite decreto legge, istituisce un fondo di 20 miliardi per subentrare nell’azionariato di banche italiane in difficoltà.
Con un investimento di 5,4 miliardi di euro lo Stato Italiano entra nel capitale di MPS, diventandone primo azionista con il 68% del capitale sociale.

Il 3 febbraio 2017 MPS ha ceduto le proprie attività di carte all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) per 520 milioni di euro.

Ad ottobre, con l’approvazione della CONSOB, torna a essere quotata in Borsa con una capitalizzazione superiore ai 5 miliardi di euro. 

Nel 2018 viene ceduta la controllata belga Banca Monte Paschi Belgio (BMPB), ad una società partecipata da fondi gestiti da Warburg Pincus per 42 milioni di euro.

Nel 2020 chiude il bilancio con un perdita di 1,7 miliardi di euro. Il capital plan di MPS prevede un nuovo aumento di capitale di 2,5 miliardi da parte dello Stato italiano nel caso in cui non dovesse riuscire a trovare un partner.

A luglio 2021 UniCredit raccoglie l’appello lanciato dal ministero dell’Economia per intavolare trattative dirette e in esclusiva con il Mef per la possibile acquisizione di una parte “selezionata” di MPS che, secondo accordi tra Italia e Ue, deve essere privatizzata entro il 2022. Dopo qualche mese di trattativa non si arriva ad una accordo e ad ottobre 2021 s’interrompono i negoziati.

A dicembre 2021 viene varato il nuovo piano strategico industriale 2022-26 che ora passa al vaglio della Bce e della Commissione europea con cui il Mef sta discutendo i nuovi termini dell’uscita dal capitale. Il piano postula, dall’anno prossimo, una ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro in vista di un graduale ritorno all’utile, previsto in 700 milioni pre-imposte nel 2024.

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