Condividi

Azimut: la raccolta sale, Pir in arrivo

A luglio il gruppo ha lanciato due nuovi comparti del fondo lussemburghese multi comparto AZ Fund 1, AZ Fund Italian Excellence 3.0 e AZ Fund Italian Excellence 7.0, destinati anche alla costituzione dei Pir.

Azimut ha chiuso il mese di luglio 2017 con una raccolta netta positiva per 371 milioni di euro, portando così il risultato da inizio anno a superare quota 3,8 miliardi. In particolare, a luglio il gruppo ha lanciato due nuovi comparti del fondo lussemburghese multi comparto AZ Fund 1, AZ Fund Italian Excellence 3.0 e AZ Fund Italian Excellence 7.0, destinati anche alla costituzione dei piani individuali di risparmio a lungo termine (Pir).

Italian Excellence 3.0 prevede una componente equity massima del 30%, mentre in Italian Excellence 7.0 questa quota può rappresentare fino al 70% degli attivi netti del prodotto. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine luglio a 47,5 miliardi, di cui 38,5 fanno riferimento alle masse gestite.

Infine, dopo quattro anni di presenza nel mercato brasiliano, Azimut ha ricevuto dalle autorità locali l’autorizzazione ad assumere il controllo di una “Distribuidora de Títulos e Valores Mobiliários”, istituzione finanziaria autorizzata alla distribuzione di prodotti finanziari.

Oggi in Brasile il Gruppo Azimut gestisce l’equivalente di circa 2,3 miliardi di euro attraverso AZ Quest e Azimut Brasil Wealth Management, con una crescita del 160% rispetto alle masse acquisite nelle varie joint ventures.

“L’andamento della raccolta continua ad essere solido ed evidenzia nel mese di luglio un progressivo miglioramento nella qualità dei flussi verso soluzioni di risparmio gestito – ha commentato Sergio Albarelli, Ceo del Gruppo – Il risultato deriva dalla crescita organica della rete, che oltre ai Pir avrà a disposizione nei prossimi mesi nuove soluzioni dal forte carattere innovativo anche legate al mondo del non quotato su cui abbiamo rafforzato le nostre competenze con la recente acquisizione dell’intero capitale di Futurimpresa Sgr, e dall’apporto sempre più sostanziale fornito dalle nostre attività all’estero, che oggi rappresentano circa il 22% delle nostre masse totali. Siamo inoltre orgogliosi di essere il secondo gruppo italiano ad aver ottenuto l’autorizzazione ad assumere il controllo di una istituzione finanziaria in Brasile”.

Commenta