Condividi

Autostrade, Cdp e fondi: offerta inviata. Resta l’incognita prezzo

Domani il Cda di Atlantia si riunirà per decidere, ma il mercato scommette sul rifiuto: troppo bassa la valutazione di Aspi. Ecco cosa può succedere ora

Autostrade, Cdp e fondi: offerta inviata. Resta l’incognita prezzo

Dopo un’attesa durata mesi, l’offerta è finalmente arrivata a poche ore dalla scadenza del termine. Il consorzio composto da Cdp Equity – controllata da Cassa depositi e prestiti – insieme ai fondi stranieri Blackstone e Macquarie (il primo statunitense, il secondo australiano) ha inviato ad Atlantia un’offerta vincolante per l’88,06% detenuto dalla holding della famiglia Benetton nel capitale di Autostrade per l’Italia. L’acquisto potrebbe arrivare al 100% delle azioni “in caso di esercizio del diritto di co-vendita da parte dei soci di minoranza di Aspi”. È quanto si legge in una nota di Cdp.

Stando alle ultime indiscrezioni, la Cassa – che controlla il 51% del consorzio, mentre i fondi hanno il 24,5% ciascuno – valuterebbe il 100% di Autostrade poco sopra i 9 miliardi (compresa la manleva). Di conseguenza, ad Atlantia andrebbero circa 8 miliardi, probabilmente in più rate (forse tre).

Domani, venerdì, il Cda di Atlantia si riunirà per valutare l’offerta, ma il fondo Tci, azionista della holding con il 10%, ha già ribadito che a suo giudizio il valore di Aspi oscilla fra gli 11 e i 12 miliardi.

Ieri il titolo in Borsa di Atlantia è calato del 2,03% e prosegue anche oggi la discesa (-1,1% poco sopra i 15,7 euro): segno che il mercato scommette sul no all’offerta di Cdp e soci.

Commenta