Condividi

Autogrill, pronto il consorzio per l’aumento di capitale

La holding dei Benetton, Edizione, ha confermato che sottoscriverà la propria parte (detiene il 50,1%) nella ricapitalizzazione da 600 milioni, ma il titolo prosegue la caduta. L’aumento servirà anche per acquisizioni. Possibile un effetto diluitivo per invogliare il mercato

Autogrill, pronto il consorzio per l’aumento di capitale

Dopo il tonfo di giovedì (-13%) e un’apertura di seduta ancora sul profondo rosso, Autogrill perde ancora il 4% a metà giornata a Piazza Affari, dove viaggia sui 4,1 euro per azione dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 600 milioni. In mattinata è stato peraltro comunicato che Credit Suisse, Mediobanca e Citigroup agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner sulla base di un accordo di pre-underwriting sottoscritto con il gruppo di ristorazione controllato dalla famiglia Benetton.

Le banche si sono dunque impegnate (a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari, precisa una nota) alla sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte all’esito dell’asta dei diritti inoptati, fino a concorrenza dell’importo massimo dell’aumento di capitale oggetto di delega. Giovedì, va ricordato, Edizione srl (la holding della famiglia Benetton titolare del 50,1% di Autogrill) ha espresso apprezzamento per la ricapitalizzazione, destinata alla crescita e agli investimenti, dichiarando che sottoscriverà la propria parte.

“Dopo un 2020 che ci ha visti impegnati a minimizzare l’impatto negativo della pandemia – ha detto il CEO di Autogrill Gianmario Tondato -, oggi, con una maggiore visibilità in un contesto in cui ancora permangono forti fattori di incertezza, iniziamo un percorso di rafforzamento patrimoniale per assicurarci maggiore flessibilità finanziaria e per cogliere eventuali opportunità che potrebbero presentarsi”.

La ricapitalizzazione dovrebbe chiudersi entro il primo semestre e secondo Equita sarà “finalizzata sia al deleverage sia a cogliere eventuali opportunità industriali”. L’ammontare massimo dell’operazione (600 milioni) è però superiore al 50% della capitalizzazione di Autogrill e dunque c’è da aspettarsi un deal diluitivo, anche per invogliare il mercato (il flottante è pari al 49,9%) a sottoscrivere. In ogni caso, secondo Equita, Autogrill non brucerà cassa nel 2021.

Commenta