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Auto, la crisi continua: immatricolazioni -24,6% a novembre

Da inizio anno il ribasso è del 22,9% rispetto al periodo pre-Covid – Secondo il Centro Studi Promotor il 2021 si chiuderà con 600mila immatricolazioni in meno di quelle necessarie per rinnovare il parco macchine – Le associazioni chiedono un piano ad hoc

Auto, la crisi continua: immatricolazioni -24,6% a novembre

Mentre l’Italia percorre la strada della ripresa economica, con l’Ocse che per fine anno prevede un rialzo del PIL pari a +6,3%, continua la crisi profonda dell’auto. Dopo il -35,78% registrato ad ottobre, a novembre, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, nel nostro Paese sono state immatricolate 104.478 veicoli, il 24,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Novembre è il quinto mese consecutivo di calo per le immatricolazioni in Italia: è dal mese di luglio 2021 che la variazione è negativa in confronto al corrispondente mese del 2020. E ancora: da gennaio a novembre 2021 le immatricolazioni sono state 1.371.166, in crescita dell’8,6% dalle 1.262.136 dello stesso periodo del 2020, ma in ribasso del 22,8% rispetto alle 1.371.166 immatricolazioni del 2019, rileva l’Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.

“Non si può accompagnare in modo efficace e sostenibile la transizione verso la decarbonizzazione se non si interviene sostenendo la domanda con un piano strutturale e pluriennale anche per il ricambio del parco circolante’, fa notare Michele Crisci, presidente dell’Unrae.

Guardando i singoli marchi, la classifica delle 10 vetture più vendute nel mese di novembre in Italia, vede al primo posto la Fiat Panda, con 8.737 immatricolazioni. Seguono la Lancia Ypsilon (3.207 unità) e la Dacia Sandero (2.969). Al quarto posto Dacia Duster con 2.929 vetture immatricolate. Completano la Top Ten Toyota Yaris Cross (2.655), Volkswagen T-Roc (2.421), Citroen C3 (2.396), Jeep Compass (2.108), Ford Ecosport (2.010) e Jeep Renegade (2.004). 

In termini percentuali buone notizie arrivano soprattutto per Dr, la casa automobilistica molisana che ha immatricolato 1.121 vetture, in progresso del 161,92% rispetto allo stesso mese del 2020. Crescono anche le vendite di Tesla, con 438 unità (+66,54%). Rialzi a doppia cifra anche per Hyundai (+44,11% a 3.842 unità), Kia (+37,89% a 3.872) e Porsche (34,34% a 669).

Le flessioni più significative riguardano, invece, Alfa Romeo (-51,94% a 954 unità), e Jaguar (-42,67% a 219 unità).

Sulla base dei numeri finora ottenuti, le previsioni per l’intero 2021 sono tutt’altro che positive. Secondo il Centro Studi Promotor, infatti, è probabile che il mercato dell’auto chiuda l’anno con 1.460.000 immatricolazioni, “un livello veramente infimo, se si considera che per assicurare la regolare sostituzione del parco circolante italiano occorre un volume di immatricolazioni di 2.000.000 all’anno. La conclusione è che il parco circolante italiano di autovetture, che è il più vecchio d’Europa, sarà ancora più vecchio, più inquinante e meno sicuro”, sottolinea il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.

“Oltre al prolungarsi della crisi dei semiconduttori, desta molta preoccupazione la totale assenza, nell’attuale testo della Legge di Bilancio 2022, di misure per affrontare la transizione ecologica ed energetica del settore, non essendo stati stanziati fondi né a sostegno della domanda né a sostegno dell’offerta”, commenta Paolo Scudieri, presidente di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), secondo cui “’è indispensabile prevedere un piano strutturale almeno su tre anni e con una dotazione adeguata per evitare che l’Italia, in questa delicata fase in cui le politiche di mercato sono fondamentali, sia l’unico Paese europeo a non instradare e supportare i consumatori nell’acquisto di auto a zero e a bassissime emissioni”. 

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