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Auto e moto: le novità del 2020 in 4 punti

Dall’assicurazione Rc auto familiare ai bonus sulle vetture aziendali, dai seggiolini antiabbandono ai veicoli per i disabili: ecco le nuove regole introdotte con la legge di bilancio e il decreto fiscale

Auto e moto: le novità del 2020 in 4 punti

Oltre al pagamento del bollo, di cui abbiamo già parlato, nel 2020 arrivano anche altre novità per chi possiede un’automobile o vuole acquistarla. L’ultima legge di bilancio e il decreto fiscale collegato hanno introdotto una serie di regole su vari fronti: assicurazione Rc auto, bonus sulle vetture aziendali, seggiolini antiabbandono e veicoli per disabili. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

1) ASSICURAZIONE RC AUTO FAMILIARE

Il cambiamento più importante è quello che riguarda le polizze Rc auto nelle famiglie. La materia è regolata dalla legge Bersani del 2007, in base alla quale i figli possono assicurare i loro veicoli con la classe di merito più favorevole fra quelle dei genitori. La normativa di 13 anni fa poneva però due paletti: per godere dell’agevolazione, il mezzo (nuovo o usato) doveva essere un acquisto recente e appartenere alla stessa categoria di quello da cui avrebbe assorbito la classe di merito (quindi auto con auto, moto con moto). Il decreto fiscale 2020 cancella questi due limiti: saranno agevolabili anche i veicoli che non sono stati appena acquistati e quelli di categorie diverse. L’unica condizione è che l’intestatario della polizza non abbia causato incidenti (nemmeno in concorso di colpa) negli ultimi cinque anni. Le nuove regole sull’Rc auto familiare entreranno in vigore il 16 febbraio.  

[Leggi il parere dell’Ordine degli Attuari: “Rc auto: la riforma danneggia i poveri e il merito”]

2) AUTO AZIENDALI

Ancora più tardi, il primo luglio, diventerà operativa la modifica al prelievo sulle auto aziendali, che coinvolgerà solo i veicoli di nuova immatricolazione. In sostanza, la norma riguarda il reddito in natura imputato ai dipendenti per la possibilità di utilizzare l’auto aziendale anche nel tempo libero (uso promiscuo). Oggi il valore del benefit che finisce in busta paga è pari al 30% del costo chilometrico annuo determinato in base alle tabelle Aci per una percorrenza annua di 15.000 chilometri. Da luglio faranno riferimento queste aliquote:

  • 25% sulle auto aziendali con emissioni di C02 inferiori a 60 g/km e al 30% su quelle superiori a 60 g/km e inferiori a 160 g/km;
  • 40% nel 2020 e 50% dal 2021 per i veicoli con emissioni inquinanti superiori a 160 g/km e inferiori a 190 g/km;
  • 50% nel 2020 e il 60% a partire dal 2021 per le auto con emissioni superiori a 190 g/km.

3) SEGGIOLINI ANTIABBANDONO

Il 6 marzo scatteranno le sanzioni per un obbligo in vigore dal 7 novembre: quello di installare dispositivi antiabbandono sui seggiolini per auto dei bambini d’età inferiore a quattro anni. Chi non si adegua rischia una multa da 81 a 326 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Se la violazione si ripete nei due anni successivi, è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

Con il decreto fiscale il governo ha stanziato oltre 16 milioni di euro per garantire alle famiglie un contributo di 30 euro sull’acquisto dei dispositivi antiabbandono. Le modalità di erogazione del bonus dovevano essere indicate in un decreto attuativo da varare entro il 9 gennaio: ad oggi, però, dal ministero dei Trasporti non è ancora arrivato nulla.

4) VEICOLI PER DISABILI

L’Iva agevolata al 4% (anziché al 22%) per l’acquisto di auto e moto utilizzate dai disabili non è più riconosciuta solo sui veicoli a benzina o diesel (rispettivamente entro 2.000 e 2.800 centimetri cubici di cilindrata), ma viene estesa anche ai mezzi ibridi o elettrici. Nel secondo caso, però, la potenza non deve superare i 150 KW. L’agevolazione si applica su vetture nuove o usate e senza limiti di valore, ma è valida una sola volta nell’arco di quattro anni (a meno che il primo veicolo non venga demolito) e si può chiedere solo su acquisti effettuati direttamente dal disabile o dal familiare di cui è a carico.

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