Luca De Meo, uno dei più brillanti ex Marchionne boys, lascia la presidenza della Seat (gruppo Volkswagen) e si avvicina ai vertici della Renault dopo l’uscita di scena del Ceo Therry Bolloré, sostituito ad interim da Clotilde Delbos.
Il divorzio consensuale tra De Meo e Seat è stato annunciato ieri dell’azienda, che ha tuttavia precisato che il manager italiano “resterà membro del gruppo” fino a nuove comunicazioni, cioè in attesa di definire le clausole di non concorrenza.
Non si sa se a brevissimo termine o un po’ più in là, De Meo dovrebbe comunque approdare alla guida di Renault in un momento molto difficile dei rapporti tra la casa francese e i giapponesi della Nissan.
Già a metà dicembre, affidabili indiscrezioni parlavano della volontà dell’intero cda di Renault di affidare proprio a De Meo, 53 anni, milanese, bocconiano, la guida della casa automobilistica in qualità di nuovo amministratore delegato.
L’esperienza di De Meo nel business automobilistico è del resto nota: scoperto da Sergio Marchionne, fu uno dei più stretti collaboratori del manager italo-canadese nell’opera di salvataggio e poi di rilancio della Fiat all’inizio del 2000. Ora sarà probabilmente chiamato a salvare la traballante alleanza Renault-Nissan, entrata in piena crisi dopo il clamoroso arresto di Carlos Ghosn. Se così sarà, De Meo tornerà dove aveva iniziato la sua esperienza manageriale nell’auto, che era cominciata a metà degli anni Novanta proprio dalla Renault.
