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Atalanta-Roma, spareggio per la Champions

Sfida della verità a Bergamo tra la squadra di Gasperini e quella di Fonseca: in palio c’è il quarto posto in classifica e il tanto ambito accesso alla Champions che frutta tanti soldi

Atalanta-Roma, spareggio per la Champions

Il momento della verità. Atalanta e Roma si ritrovano faccia a faccia per quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato uno spareggio per la Champions. Con il trittico Inter-Juve-Lazio lassù in cima e il suo Milan-Napoli così staccato è probabile che il quarto posto, a meno di clamorosi colpi di scena, sia infatti un affare tra bergamaschi e giallorossi, ragion per cui il match odierno, per quanto all’appello manchino ancora 16 giornate, è davvero molto delicato. Il discorso vale soprattutto per la squadra di Fonseca, staccata di 3 punti e con lo scontro diretto dell’andata perso 2-0: dovesse andar male stasera ecco che la distanza diventerebbe piuttosto importante, pregiudicando di fatto l’obiettivo fissato dalla società. 

La Roma inoltre viene da un doppio ko con Sassuolo e Bologna e, più in generale, da un inizio di 2020 terribile, fatto di una sola vittoria, un pareggio e ben 4 sconfitte: la partita di Bergamo, insomma, non arriva certo nel momento migliore, a meno che non possa servire da stimolo per invertire la preoccupante tendenza.  A completare il cerchio poi sono arrivate le parole di Petrachi, che dopo aver inveito contro i giocatori nello spogliatoio di Reggio Emilia (si narra di uno screzio anche con Fonseca) ha rincarato la dose in conferenza stampa, accusando la squadra di aver perso umiltà.

“Non voglio commentare quello che ha detto, sono totalmente concentrato sulla partita – ha glissato il tecnico portoghese. – In questo momento posso solo dire che non c’è nessun problema o divisione, siamo tutti uniti e insieme lavoriamo per fare una buona gara. Ci aspetta una serata difficile, loro sono una grande squadra, aggressiva in fase difensiva, ma anche con grande qualità. Hanno ottimi giocatori e un bravissimo allenatore, è una delle partite più complicate che abbiamo”. Al di là delle smentite di rito, è evidente che il clima in casa Roma sia tutt’altro che sereno e la telenovela Friedkin non aiuta di certo: questo complesso passaggio di proprietà è un ulteriore elemento di destabilizzazione generale. 

Mai come stasera serve una risposta positiva dal campo, magari sperando che l’Atalanta sia un po’ distratta dall’imminente ottavo di Champions contro il Valencia. Già, perché i bergamaschi, a differenza della Roma, non possono certo considerare quella odierna come la sfida più importante della stagione: mercoledì a San Siro ci sarà in palio il primo round per accedere ai quarti e questo, in qualche modo, potrebbe anche incidere. “Dopo questa ne mancheranno altre 15 mentre la Champions si decide in due partite – ha ammesso Gasperini. – Detto ciò ci aspetta una sfida importante e molto attesa perché giochiamo con la diretta concorrente più vicina a noi, ultimamente abbiamo un po’ stentato in casa ma siamo convinti che Bergamo possa darci un’ulteriore aiuto. La cosa migliore comunque è non guardare la classifica, ma pensare a una partita per volta”.

La sensazione è che il tecnico nerazzurro, alla fine, decida di mandare in campo la miglior formazione possibile, anche se la tentazione di fare un po’ di turnover in vista Champions resta un elemento da considerare. Il 3-4-1-2 dell’Atalanta dovrebbe vedere Gollini in porta, Toloi, Palomino e Djimsiti in difesa, Castagne, Freuler, De Roon e Gosens a centrocampo, Gomez alle spalle della coppia offensiva composta da Ilicic e Zapata, ma restano in corsa per una maglia anche Hateboer, Pasalic e Malinovskyi. Diversi dubbi anche per Fonseca ma qui l’Europa League (giovedì a Roma contro il Gent) non c’entra: la priorità infatti è tornare in Champions, casomai il problema è scegliere gli uomini giusti visto il calo di rendimento degli ultimi tempi.

Il portoghese si affiderà al solito 4-2-3-1 con Pau Lopez tra i pali, Bruno Peres, Fazio, Smalling e Spinazzola nel reparto arretrato, Mancini e Veretout in mediana, Under, Pellegrini e Mkhitaryan sulla trequarti, Dzeko in attacco: la mossa di avanzare Mancini ha già funzionato in autunno, permettendo alla squadra di blindare la difesa e Fonseca spera che i benefici si ripetano già da oggi. Perché il tempo passa e la classifica diventa sempre più complicata, agitando non poco i sonni della proprietà attuale e futura, che considera la Champions addirittura vitale. 

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