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Aste, Italia e Spagna rispondono presente. A Piazza Affari volano Rcs e Mediobanca

Il Tesoro italiano ha collocato sul mercato Ctz con scadenza maggio 2014 complessivi 3 miliardi di euro, massimo ammontare prefissato, con rendimenti in deciso calo – Madrid da parte sua ha fatto il pieno di titoli a 3 e 6 mesi, per 3,6 miliardi – Piazza Affari gira positiva dopo un avvio difficile, trascinata da Rcs (+14%) e Mediobanca (+5%).

Aste, Italia e Spagna rispondono presente. A Piazza Affari volano Rcs e Mediobanca

PIENO SUCCESSO PER LE ASTE DI ITALIA E SPAGNA. A MILANO RCS FA BOOM. E MEDIOBANCA CORRE 

Missione compiuta. Le aste di Italia e Spagna hanno confermato l’intonazione positiva dei mercati sul debito sovrano in attesa degli interventi della Bce.

Il Tesoro italiano ha collocato sul mercato Ctz con scadenza maggio 2014 per complessivi 3 miliardi di euro, massimo ammontare prefissato, con rendimenti in deciso calo. Il tasso medio è sceso al 3,064% dal 4,86% del mese scorso, che era risultato il top da novembre 2011.

La domanda è stata pari a 1,95 volte l’importo offerto. Via XX Settembre ha anche venduto tutti i 750 milioni di euro di btp indicizzati all’inflazione con scadenza 2016 e 2019. Sulla scadenza 2016 il tasso è sceso al 3,69%, in calo dell’1,51% rispetto all’asta precedente, mentre sulla scadenza 2019 il rendimento si è attestato al 4,39%. Complessivamente il Tesoro oggi ha collocato titoli per 3,75 miliardi, ovvero tutto l’ammontare previsto.

La Spagna fa il pieno in un’asta di titoli a 3 e 6 mesi, collocando sul mercato 3,6 miliardi di bond contro un target massimo di 3,5 miliardi e con tassi in netto calo. Il rendimento medio sul trimestrale è crollato allo 0,946% dal 2,434% di luglio, mentre il tasso sul titolo a sei mesi è calato al 2,026% dal precedente 3,691%.

Prima dell’asta lo spread fra Btp e Bund era salito a 440 punti base, con un rendimento del 5,73% per i titoli decennali italiani. Dopo l’esito positivo delle offerte la Borsa di Milano ha preso coraggio. L’indice FtseMib sale dello 0,15% a quota 15.035.

Negative Francoforte e Parigi, entrambe a -0,39%, Londra -0,05%. Oggi il governo giapponese ha rivisto al ribasso le previsioni per l’economia del Paese, rilevando che il rallentamento della crescita mondiale (e in particolare in Usa, Cina e Europa) ha pesato sulle esportazioni e la produzione industriale, minacciando le prospettive di ripresa. L’euro è stabile contro il dollaro a 1,2505 da 1,2499 della chiusura di ieri sera.

Spicca il balzo di Rcs sospesa per eccesso di rialzo: ieri lo è rimasta per quasi tutta la seduta. All’interno del paniere delle blue chip si riprende Campari +0,09%, su cui pesa la bozza del decreto Salute del governo che contiene un contributo straordinario sui superalcolici.

Andamento positivo per le banche a partire da Ubi +4,43 % dopo la diffusione stamattina di risultati trimestrali migliori delle attese. Corre ancora Mediobanca +5,16%. Positive MontePaschi +0,88% e Unicredit +1,4%, Intesa +1,31%. Generali scende dello 0,4% dopo la notizia che il finanziere ceco Petr Kellner ha venduto 1,5 milioni di azioni (lo 0,1% del capitale). Kellner possiede ancora 16 milioni di azioni Generali. 

Finmeccanica scende dello 0,77% al pari di StMPrelios prende una pausa dopo il rally, il titolo scende ora dell’1% dopo che in avvio di seduta era arrivato a guadagnare oltre il 6%. Tra i titoli a minor capitalizzazione da notare la frana di  Dmail –7,7% dopo il comunicato in cui si annuncia che il cda sta valutando il ricorso a procedure concorsuali. Il Mol del primo semestre è stato negativo per 1,7 milioni, da +2 milioni dello stesso periodo del 2011. 

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