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Aste Energia: Enel e Hera si aggiudicano 1,4 milioni di clienti in uscita dalla tutela, il 70% della quota in gara. Titoli in rialzo a Milano

Su 26 lotti totali in asta, Enel e Hera se ne sono aggiudicati 7 ciascuno, il massimo consentito dalle regole antitrust. E la Borsa festeggia

Aste Energia: Enel e Hera si aggiudicano 1,4 milioni di clienti in uscita dalla tutela, il 70% della quota in gara. Titoli in rialzo a Milano

Enel e Hera si sono aggiudicate il maggior numero di lotti consentiti nelle attesissime aste gestite dall’Acquirente Unico riguardanti il passaggio di 4,5 milioni di clienti dalla maggior tutela al sistema delle tutele graduali. Lo rivela Radiocor.

Le aste dei clienti a maggior tutela: Enel e Hera fanno il pieno

Le aste si sono tenute il 10 gennaio e, su un totale di 26 lotti in cui è stata suddivisa l’Italia, Enel e Hera si sarebbero aggiudicate 7 lotti a testa, il massimo consentito dalle norme antitrust. Si tratta di assegnazioni provvisorie, dato che quelle definitive arriveranno entro il 6 febbraio di quest’anno, ma il risultato rimane comunque notevole. 

Facendo un rapido calcolo, infatti, con un totale di circa 1,4 milioni di clienti ciascuno (ogni lotto include infatti circa 200mila clienti), i due operatori hanno raggiunto quasi il 70% della quota clienti in gara rafforzando la loro attività nelle principali città italiane.

Le altre utility

Gli altri 12 lotti rimasti sarebbero andati alle altre utility. Nel dettaglio, sempre secondo Radiocor, Edison si sarebbe aggiudicata quattro lotti, A2A e Iren due altri due a testa. I lotti della multiutility lombarda sono al centro sud e in città chiave come Napoli, Palermo e Cagliari. 

A E.On dovrebbe essere andato un lotto, a Sorgenia nessuno. Anche Eni (attraverso Plenitude) e Acea partecipavano alla gara ma al momento non si hanno notizie certe di eventuali aggiudicazioni. I risultati definitivi, come detto, ci saranno a febbraio. 

Rimane invece ancora da decidere il destino dei cosiddetti clienti vulnerabili rimasti in maggior tutela, un destino che secondo quanto previsto dal Decreto Energia, dipenderà da un provvedimento che l’Autorità per l’energia (Arera) dovrà emanare entro inizio febbraio. L’Arera, però, a fine 2023 ha temporeggiato, chiedendo tempo fino a fine 2024.

La reazione della Borsa

Dopo le indiscrezioni di stampa sul fatto che, con 7 lotti a testa, Enel e Hera guidano la classifica preliminare delle aggiudicazioni nell’asta per l’assegnazione dei clienti che usciranno dal mercato tutelato per passare a quello delle tutele graduali, i titoli delle due società salgono in Borsa. 

A fronte di un FtseMib in rialzo dello 0,85%, Enel guadagna l’1,2% a 6,753 euro per azione, Hera registra un incremento del 2 % a 3,026 euro per azione. Acquisti anche su A2a (+0,94%

Gli analisti di Banca Akros prevedono che la fine del mercato regolamentato non avrà un impatto significativo sulla redditività delle aziende nel breve termine. Tuttavia, nel medio termine, soprattutto dopo la fine del periodo di transizione, è ragionevole ipotizzare una ripresa dei margini.

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