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Asta Btp da record, Borsa debole ma WdF vola e Mps scivola

Pieno successo dell’asta dei Btp a 5 e a 10 anni con rendimenti ai minimi storici – Piazza Affari recupera nel finale (+0,56%): boom WdF, scivola Mps – Buone anche le performance di Stm, Finmeccanica, Campari, Mediaset e Cnh- Vendite su Tenaris, Bpm, Saipem ed Eni – Bazoli scarica le banche popolari e sostiene la riforma Renzi – Recupera la Borsa di Atene.

La corsa al ribasso del petrolio riguadagna la scena e condiziona la giornata dei mercati, soprattutto a Wall Street che viaggia in territorio negativo appesantita dai colossi energetici che iniziano a fare i conti con le nuove quotazioni dell’oro nero. Il Wti ha infatti rotto al riasso quota 44 dollari al barile e scambia a 43,89.

In Europa le principali Borse chiudono in leggero territorio positivo dopo una giornata incerta. Fa eccezione Londra che chiude in calo dello 0,22%. Milano è maglia rosa in rialzo dello 0,56% grazie anche all’asta dei titoli di Stato di questa mattina, Parigi +0,44%, Madrid +0,48%, Francoforte  +0,25%. Il calo dell’energia si è fatto sentire anche sull’inflazione tedesca dove i prezzi al consumo a gennaio sono diminuiti dell’1%, sopra le attese degli analisti, con l’inflazione annua in calo dello 0,3%. Si tratta del primo mese di calo dei prezzi dal settembre 2009.

La Borsa di Atene rimbalza e sale del 3,16% spinta dalle banche. Le vendite continuano invece a colpire i titoli di Stato ellenici con il rendimento del decennale in giornata salito sopra il 10%.

Lo spread Btp-bund chiude invariato a 125 punti. Il Tesoro ha assegnato oggi 3 miliardi di Btp a 10 anni con tasso al minimo storico all’1,62%. Acquisti anche sui Gilt britannici i cui rendimenti toccano i minimi storici.

A Wall Street il Dow Jones recupera durante la seduta e alla chiusura delle Borse europee viaggia in territorio positivo. Ancora negativo invece l’S&P500 -0,17% e Nasdaq -0,29%. A condizionare gli umori d’oltreoceano non solo i titoli dell’energia ma anche la delusione sul fronte di alcune trimestrali. Prima fra tutte Alibaba i cui ricavi hanno deluso le attese. Anche Google in rosso in attesa dei conti. In luce McDonald’s che sale di oltre il 4% con l’uscita dell’amministratore delegato Don Thompson.

Oggi i dati sul mercato del lavoro hanno dato nuovi segnali positivi con le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione che sono scese di 43mila unità a quota 265mila nella settimana finita il 24 gennaio. Si tratta del livello minimo dall’aprile del 2000su livelli che non si registravano da 15 anni.

A Piazza Affari vola Wdf +8,98% che beneficia delle indiscrezioni riportate da Blooomerg: la svizzera Dufry starebbe valutando un’offerta per il 50,1% di World Duty Free posseduto dai Benetton tramite Edizione. Tra gli altri interessati si fanno i nomi della coreana Lotte Df Global e Kkr. In rialzo anche Campari +4,11%, Stm +3,79%, Finmeccanica +3,68% e Cnh Industrial +2,9%.

In fondo al Ftse Mib tracolla Mps che chiude a -5,65% dopo una sospensione in asta di volatilità e un calo intraday del 6% al nuovo minimo storico di 0,425. Male anche la Bpm -2,59% mentre continua la querelle sulla riforma delle banche popolari.

Mentre domani in Italia i bancari si preparano allo sciopero generale, i banchieri sotto i riflettori in tutta Europa: oggi in una nota il consiglio di vigilanza bancaria della Bce ha esortato le banche “a una politica conservativa nella distribuzione di dividendi nell’esercizio 2014” nell’ambito del suo obiettivo di rafforzare la sicurezza e la stabilità del sistema bancario di Eurolandia. L’Eurotower ha annunciato anche che che “la remunerazione variabile sara’ oggetto di un profondo esame nei prossimi mesi”.

In fondo al Ftse Mib, come prevedibile, anche i titoli legati al petrolio: Saipem -4,5&, Tenaris -4,27% che paga i conti della concorrente Vallourec e Eni -1,78%.

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