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Assunzioni scuola, arrivate 71.643 domande

La procedura online per la regolarizzazione di 100.000 precari è stata avviata il 28 luglio. Ora si apre la fase B, quella dell’assegnazione delle cattedre a livello nazionale. Soddisfatti il ministro Giannini e il premier Renzi: “Ora futuro meno precario”

Assunzioni scuola, arrivate 71.643 domande

Sono 71.643 le domande di partecipazione al Piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona Scuola. “Siamo molto 
soddisfatti dell’adesione alla procedura nazionale”, dice il ministro Giannini. “La piattaforma ha funzionato perfettamente 
e i candidati hanno capito l’importanza di partecipare per la loro vita e per quella della scuola”. A metà settembre, 
all’avvio delle lezioni, “verranno coperte – ha aggiunto il ministro – le cattedre vacanti e daremo più continuità didattica ai nostri 
ragazzi”.

Il bando è stato aperto lo scorso 28 luglio, la chiusura della procedura era fissata per la giornata di venerdì 14 agosto 
alle 14.

 Il presidente del Consiglio ha affidato il suo commento a Facebook sottolineando come sia un giorno “speciale per quei 71.643 nostri connazionali che vivono un’estate diversa perché grazie alla legge 107, c.d. buona scuola, possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato”. “Ma quello che voglio evidenziare oggi è molto semplice – ha concluso Matteo Renzi – per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica. E questo rende ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi. Passo dopo passo, l’Italia torna a credere nel proprio futuro. Un futuro meno precario. Buon ferragosto!”.

Da domani, giorno di Ferragosto, dunque scatterà la cosiddetta fase B: quella nazionale.L’assegnazione delle cattedre non avverrà più su base provinciale – per gli inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento – o su base regionale, per gli idonei all’ultimo concorso: quello del 2012. Entro metà settembre le cattedre saranno assegnate in base ai punteggi – con priorità ai vincitori di concorso – ma in base alle disponibilità riscontrate su tutto il territorio nazionale. Basta fare un esempio per comprendere il meccanismo. Se a Milano c’è un solo posto di scuola primaria e il vincitore di concorso (o il precario) con il punteggio maggiore si trova in provincia di Catania, il posto andrà a quest’ultimo. A prescindere dalle opzioni indicate nella domanda online, in cui si dovevano indicare tutte le province in ordine di preferenza.
Se i posti saranno più di uno, il cervellone terrà conto di punteggio e preferenze espresse. In altre parole, eviterà di inviare un precario palermitano a Torino e uno torinese a Palermo, se i due avranno entrambi diritto al posto. Il sistema informatico del ministero è programmato per accontentarli entrambi.

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