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Assunzioni: 427mila contratti a luglio, ecco le figure più ambite

Il bollettino mensile del Sistema Excelsior realizzato da Unioncamere ed Anpal prevede 1,3 milioni di nuovi contratti nel trimestre – Difficoltà delle aziende a trovare le competenze necessarie, ecco i profili più ambiti

Assunzioni: 427mila contratti a luglio, ecco le figure più ambite

Buone notizie sull’occupazione. Dopo i dati positivi arrivati dall’Istat, con il tasso di disoccupazione sceso ai minimi dal 2012 al 9,9%, Unioncamere conferma per i prossimi mesi il trend di crescita del mercato del lavoro. 

Nel dettaglio, secondo il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, a luglio saranno attivati oltre 427mila contratti, 10mila in più rispetto allo stesso periodo del 2012. Se l’orizzonte d’analisi si allarga al trimestre luglio – settembre – si scopre poi che i contratti previsti potrebbero superare quota 1,13 milioni, ossia 50,5 mila in più del terzo trimestre del 2018 (+4,8%). 

In questo contesto, occorre però segnalare che, in chiave congiunturale rispetto a giugno le entrate sono diminuite di 46mila unità, anche se, sottolineano Unioncamere e Anpal “tale mese ha rappresentato il picco annuale ed è stato alimentato in particolare dall’attivazione dei contratti per l’inizio della stagione estiva del settore turistico-alberghiero”. I cosiddetti contratti stagionali, insomma.

Dal punto di vista settoriale ad assumere di più sarà l’industria che segna +7,7% in chiave tendenziale e +3,6% in quella congiunturale. In numeri il settore dovrebbe attivare circa 116mila contratti a fronte dei 107,6mila di luglio dello scorso anno. A fare da volano sarà soprattutto il comparto alimentare “che si rafforza sia rispetto a luglio dello scorso anno e, soprattutto, rispetto al mese di giugno”, si legge nel rapporto.

Attenzione però alle competenze. Il bollettino Excelsior segnala ancora una volta la difficoltà delle imprese di trovare personale con le qualifiche ricercate “A livello territoriale – spiega lo studio – si rileva come nelle aree a maggior vocazione distrettuale si registrano maggiori difficoltà nel reperire figure in ingresso, in particolare nel Nord-Est (34,9% delle entrate) ed in Toscana (32%)”.  Difficile reperire figure con le skill ricercate soprattutto in alcuni comparti altamente specializzati dell’industria (metallurgico e legno-arredo), ma anche nel settore moda e nella meccatronica (rispettivamente nel 50%, 43%, 41% e 39% dei casi), e nei servizi legati all’ICT (46%). 
Le figure più ricercate e allo stesso tempo più difficili da reperire sono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (54,8% dei casi) come pure i tecnici in campo ingegneristico (59,8%) e quelli del  ramo telematico e delle telecomunicazioni (55,8%). Le aziende hanno quindi maggiore difficoltà a reperire candidati in possesso di lauree ad indirizzo ingegneristico (48% entrate di difficile reperimento) o diplomi a indirizzo elettronico ed elettrotecnico (47%).

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