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Assicurazioni: la rivoluzione in arrivo sul mercato

La Direttiva europea sulla distribuzione del prodotti assicurativi sta rivoluzionando le relazioni tra compagnie e banche e tra venditori e consumatori/investitori come è emerso da un convegno alla Sapienza di Roma con Ivass, Consob, Ania, Abi e molti accademici

Assicurazioni: la rivoluzione in arrivo sul mercato

Nel percorso accidentato della riscrittura delle regole del sistema finanziario, successiva alla crisi sistemica del 2008, spicca per importanza il recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva Europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi (IDD). Infatti, le innovazioni da essa apportate stanno letteralmente rivoluzionando e ridisegnando il sistema delle relazioni sia tra compagnie assicurative e banche distributrici sia tra venditori dei diversi canali e consumatori/investitori dei prodotti assicurativi.

Ulteriore conferma del vento nuovo che spira sul mercato assicurativo italiano è stato il dibattito innescato di recente da un convegno svoltosi presso l’Università Sapienza a Roma con la collaborazione dell’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito sul tema della Pog – la governance di supervisione dei prodotti assicurativi – un aspetto messo ancor più in evidenza dal recente documento posto in consultazione dall’Ivass.

I tre momenti essenziali individuati da questo documento sono stati esaminati e discussi con il coordinamento di Antonella Antonucci dell’Università di Bari da altrettanti accademici (Ciro Corvese dell’Università di Siena, Vincenzo Sanasi D’Arpe dell’Università Guglielmo Marconi di Roma e Alessandra Camedda dell’Università di Cagliari) rispettivamente sul processo di approvazione de prodotto, sull’attività di distribuzione e sulla politica in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi, individuando puntualmente le principali criticità e perplessità suscitate dal nuovo quadro normativo.

La successiva Tavola Rotonda, le cui conclusioni sono state tratte da Domenico Siclari dell’Università Sapienza di Roma, ha dato spazio alle qualificate opinioni di esponenti delle due Autorità – Ivass e Consob – delle Associazioni di Categoria – Ania e Abi – e del mondo assicurativo e di quello bancario. Se ne ricordano qui alcuni spunti.

Stefano De Polis dell’Ivass, richiamati con chiarezza gli obiettivi della nuova regolamentazione definita in stretta collaborazione con la Consob, ne ha esaminato l’impatto sulla stessa organizzazione interna dell’Authority, sull’efficacia dei presidi Pog nelle compagnie assicurative, verificandone anche la coerenza in termini di target market, di validità dei sistemi di controllo post-vendita e di miglioramento dei flussi informativi tra produttori e distributori.

Adriana Rossetti della Consob dal canto suo, sottolineata la stretta collaborazione con IVASS, si è soffermata su due aspetti su cui si è speso l’apporto di questo organismo: il primo, legato alla previsione dell’obbligo per i soggetti abilitati alla distribuzione assicurativa nell’individuare un mercato di riferimento effettivo e un mercato negativo per i prodotti di base- IBIPs; il secondo. legato alla possibilità di procedere alla distribuzione degli IBIPSs verso clienti che non appartengono al mercato di riferimento, purché prodotti rispondenti ai bisogni dei clienti.

Quanto ai rappresentanti delle due Associazioni di Categoria, ANIA e ABI, il loro accento è andato soprattutto sulle sfide innescate dalla nuova normativa. Da un lato Luigi Di Falco dell’ANIA nel commentare il passaggio ad una logica “customer centric”, senza naturalmente tralasciare l’impatto della nuova normativa sui Regolatori, ne ha messo in evidenza la conseguenza per le compagnie assicurative di allargare lo sguardo in latitudine e longitudine per strutturare prodotti in linea con la situazione finanziaria/patrimoniale del cliente e coerenti con il suo ciclo di vita, prevedendo la prestazione di una consulenza in grado di adeguare le scelte nel tempo. Dall’altro Gianfranco Torriero dell’ABI ha posto in risalto il ruolo propositivo dell’Associazione su alcuni aspetti cruciali quali: il regime di consulenza, la rispondenza alle esigenze del cliente, la vendita al di fuori del mercato di riferimento, la verifica di prodotti equivalenti, la rendicontazione di costi e oneri, etc.

Alla conclusione del giro di tavolo sono intervenuti Fabio Carniol di Helvethia Vita e Michela Del Piero di Banca di Cividale.

Il primo ha sottolineato la necessità di una presenza di comitati congiunti di governo delle partnership di bancassurance, nonché il ruolo essenziale di commissioni tecniche per il canale agenziale. Inoltre, ha posto l’accento sulla complessità del nuovo modello di governance dei prodotti che sembra spingere il mercato a una decisa selezione, puntando su partnership strategiche di bancassurance di lungo periodo. Per Carniol, infine, occorre, sia riconsiderare il principio di proporzionalità su cui il documento in consultazione sembra alquanto vago, sia attuare urgentemente una condivisione delle linee guida di Ania e Abi nei confronti degli operatori per evitare interpretazioni incongrue e il conseguente proliferare di situazioni di microconflittualità; sia da ultimo risolvere l’incongruenza che vede discriminati i prodotti differenti dagli IBIPs, la cui collocazione attualmente è impossibile per i clienti al di fuori del target market negativo e positivo.

Dal canto suo la Del Piero, ricordata l’importanza del progetto bancassurance nell’attuale piano strategico quadriennale della sua banca (2019 – 2022), ha sottolineato l’impatto trasversale della normativa POG internamente al suo istituto con la conseguente adozione di un’adeguata e corposa policy. Un impatto che, poi, ha avuto i suoi effetti non banali sulla calibrazione dell’offerta di prodotti nell’ambito di una visione strategica “clientocentrica” coniugata con un miglioramento nel dialogo e nel livello di attenzione reciproca tra banca e assicurazione. In definitiva, una nuova sfida appassionante per questa banca regionale che sembra prospettare benefici finali, non solo in termini culturali, in grado di ripagare i costi di adeguamento alle nuove complessità normative e operative.

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