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Arte, Bologna conquista “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer

Il capoluogo emiliano si prepara a un’esposizione sulla Golden Age olandese, in programma fra un anno, con il capolavoro di Johannes Vermeer, reso celeberrimo dal film del 2003 con Scarlett Johansson – La mostra è frutto della Collaborazione fra la Fondazione Carisbo, Linea d’Ombra e Museo Mauritshuis dell’Aia.

Arte, Bologna conquista “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer

Gli eventi è di quelli che meritano una presentazione con largo anticipo: La ragazza con l’orecchino di perla, il capolavoro di Johannes Vermeer, reso celeberrimo dal film del 2003 con Scarlett Johansson, arriverà a Bologna a febbraio dell’anno prossimo e il pubblico potrà ammirare questo splendido, piccolo quadro, a Palazzo Fava dall’8 febbraio a 25 maggio 2014. La Gioconda d’Olanda verrà esposta all’interno di una mostra dedicata alla Golden Age della pittura olandese, curata Marco Goldin, di Linea d’ombra e da Emilie Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum dell’Aia dove il capolavoro di Vermeer è conservato.

C’è tempo per prendere fiato e per prenotarsi, forse anche troppo, ma per una città quasi sempre esclusa dal cirucito delle grandi
mostre, questo è davvero un colpo grosso. A metterlo a segno è il presidente della Fondazione Carisbo, Fabio Roversi Monaco che, in scadenza di mandato, chiude la sua esperienza con un tocco di classe. La mostra è frutto di lunghe trattative e di fortunate circostanze: il museo olandese è chiuso per restauri e quindi sta portando in giro per il mondo una parte importante dei suoi capolavori; il mago delle grandi mostre, Goldin, d’altra parte, ha ottimi rapporti con i musei olandesi e con il professor Roversi Monaco e così Bologna è stata scelta come unica tappa europea del tour della Ragazza, prima di rientrare all’Aia per lungo tempo, forse per sempre.

“Sono stati due mesi di trattative serrate e complesse – spiega Goldin – perché un capolavoro del genere si sposta una sola volta
nella vita. Quindi questa mostra si faceva adesso o mai più”. Goldin ha scelto di non riprodurre a Bologna le identiche mostre che, grazie alla disponibilità del  Mauritshuis Museum, sono state o verranno allestite in Giappone, a Tokio e Kobe e negli Usa, a San Francisco, Atlanta, New York. Nel capoluogo emiliano i quadri saranno di più, una quarantina, per conoscere la pittura seicentesca olandese: due quelli del maestro della luce, oltre alla Ragazza col turbante (altro nome con cui è conosciuto il quadro), anche Diana e le sue Ninfe e ci saranno anche 4 dipinti di Rembrandt e ancora Hals, Ter Borch, Van Goyen e molti altri: “l’intero secolo – sottolinea il curatore – sarà ripercorso”.

Soddisfatto Roversi Monaco, per una scelta che valorizza il suo operato e anche la città: “offrirà l’occasione a molti turisti di
visitare Bologna – osserva – ed è allo studio anche una mostra collaterale sul seicento bolognese, volta a favorire un percorso
dialettico con il grande Seicento Olandese”. Palazzo Fava, sede della mostra, vanta fra l’altro dei bellissimi affreschi dei Carracci.
L’esposizione sarà affiancata inoltre da un omaggio di 15 artisti contemporanei a Vermeer, da Guccione a Sarnari, da Olivieri a Verna.

La diva di questo evento però sarà lei: questa deliziosa fanciulla di quattro secoli fa, vista di tre quarti, nella sua posa languida e
ammaliante. Al suo mistero sono stati dedicati almeno due romanzi in anni recenti: La ragazza col turbante” di Marta Morazzoni e La ragazza con l’orecchino di perla,di Tracy Chevalier, divenuto un fortunato film nel 2003.

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