Condividi

Area C: traffico in calo, ma smog ancora alto

I primi giorni del nuovo ticket per l’ingresso con l’auto in centro fanno registrare circa 40mila accessi al giorno in meno (-32%) – Sorpresi e a tratti entusiasti i cittadini nel vedere le strade quasi vuote, anche se i mezzi pubblici sono sovraffollati (ma secondo Pisapia reggono l’urto) – L’inquinamento però non scende: Pm10 ancora oltre quota 100 mg/mc

Area C: traffico in calo, ma smog ancora alto

Lo aveva ribadito più volte, il Sindaco Giuliano Pisapia: la rivoluzione è culturale, a lungo termine, e non va immediatamente misurata in termini di Pm10 (ovvero le famose polveri sottili che perversano nell’aria di Milano). I primi giorni di Area C, il nuovo pedaggio per l’ingresso con l’auto in centro che ha sostituito il vecchio Ecopass, sono dunque da vedere positivamente, secondo l’amministrazione comunale e secondo una buona parte di cittadini che nonostante le prime perplessità hanno accolto con stupore e persino, in qualche caso, un pizzico di entusiasmo la novità. Nonostante il fatto che lo smog, ad ora, non sia per nulla calato.

Sono tanti infatti i commenti positivi sui vari social network, da Facebook a Twitter: “E’ bello vedere a tutte le ore strade piu’ libere”, “Area C, Milano centro è uno spettacolo..”, “Grazie! Da oggi Milano C piace di piu”. L’assessore all’Ambiente, Pierfrancesco Maran, posta sulla sua bacheca una domanda (“Che ne dite?”) che riceve 154 like e 168 commenti, per lo più di congratulazioni.

In effetti, per diminuire il traffico è diminuito: di media, in questi giorni si è calcolato un 32% di circolazione in meno, pari a ben 40mila accessi giornalieri in meno nella cerchia dei Bastioni. E l’impatto, piacevole, girando per il centro fra le 7.30 e le 19.30, salta agli occhi: sembra di vedere Milano di domenica, o in agosto.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Sempre sul web infatti si è scatenata la rabbia di molti cittadini costretti ad utilizzare i mezzi pubblici, che secondo il Comune hanno tutto sommato “risposto bene”, ma i dati parlano di 16mila passeggeri in più al giorno sulle reti Atm, che inevitabilmente hanno avuto qualche disagio.

Ma soprattutto, l’incubo Pm10 non è stato scacciato. Non per ora, almeno. Nei primi due giorni di Area C  le polveri sottili, il cui limite massimo accettabile è fissato da una norma europea a 50 microgrammi per metrocubo, hanno invece costantemente superato quota 100:  101 mg/mc a Città Studi, 106 in via Senato e 108 al Verziere (le ultime due centraline sono persino all’interno dei Bastioni).

Questo risultato, apparentemente sconfortante, si era verificato anche poco più di un mese fa, in occasione del doppio giorno di blocco totale del traffico durante il ponte dell’Immacolata. Ma il dato, in prospettiva, è tutt’altro sconfortante. Il perchè lo spiega Maria Berrini, presidente dell’Amat, l’Agenzia milanese per la mobilità e l’ambiente: “Area C agisce sul traffico e non sull’inquinamento. Ma riduce le emissioni inquinanti: tagliare il traffico del 30% riduce le emissioni del 20%, che è l’obiettivo di Kyoto. Venendo alla salute, noi contiamo di indurre i milanesi a usare sempre meno l’auto riducendo il black carbon, la componente tossica del Pm10. Studi condotti, per esempio, nelle aree pedonali dimostrano la correlazione tra traffico e black carbon”.

Commenta