Condividi

Antiriciclaggio: Torino e Piemonte si candidano per l’Autorità Ue. Intesa Sanpaolo presenta Afc Digital Hub

Torino e Piemonte si candidano per la sede dell’Autorità europea. Intesa Sanpaolo dà il via al consorzio nato per combattere i crimini finanziari

Antiriciclaggio: Torino e Piemonte si candidano per l’Autorità Ue. Intesa Sanpaolo presenta Afc Digital Hub

Torino e il Piemonte si candidano ufficialmente come sede della Autorità europea per il controllo e la vigilanza sull’Antiriciclaggio che sarà operativa dal 2023. Il Comitato promotore sarà presieduto da Alberto Perduca, già procuratore aggiunto di Torino e procuratore di Asti, e avrà come vicepresidenti lo stesso Alberto Cirio, presidente della Regione, e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Il Comitato potrà contare anche sull’esperienza di Gian Carlo Caselli, nel ruolo di Special Advisor.

L’annuncio è stato commentato questa mattina dal presidente della Regione Alberto Cirio in occasione dell’evento su Intelligenza artificiale e crimine finanziario organizzato dall’AFC Digital Hub (Anti Financial Crime Digital Hub), il consorzio per il contrasto al crimine finanziario attraverso l’impiego delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale creato da Intesa Sanpaolo con la collaborazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center, l’Universita’ di Torino, il Politecnico di Torino e CentAI.

L’esperienza del Fintech Hub rappresenta “l’acceleratore del cambiamento digitale dell’Hub di Milano di Banca d’Italia dedicato alle imprese che offrono soluzioni digitali per innovare i servizi finanziari, bancari e assicurativi facendo leva su nuove tecnologie e nuovi approcci” ha detto Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale di Banca d’Italia presente al convegno.

“Ci sono ampi spazi per il nostro Paese – ha invece affermato Cirio a proposito delle chance dell’Italia di ottenere la sede dell’Authority – che sono legati a una serie di fattori, prima fra tutto il ruolo di precursore della magistratura italiana connesso alla presenza della Guardia di finanza”. Cirio ha sottolineato anche l’importanza ai fini della candidatura della presenza di Intesa Sanpaolo e dell’iniziativa dell’hub sull’AntiFinancial Crime. “Pensiamo che l’Italia sia una candidata eccellente per tale sede grazie all’autorevolezza delle sue istituzioni che presidiano questa tematiche: la Banca d’Italia, l’Unità per le informazioni finanziarie, la Guardia di Finanza, la Magistratura – ha detto il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro – Riteniamo che la nostra iniziativa che è totalmente autonoma e fa parte del nostro piano di impresa possa contribuire a questa candidatura”.

“L’Europa ha bisogno di una Authority Aml (Anti-Money Laundering) forte sostenuta da un regolamento unico “, gli ha fatto eco Elizabeth McCaul, membro del Supervisory Board della Bce. “E’ essenziale avere un solido corpo di regole unico per portare chiarezza sugli standard e promuovere l’armonizzazione delle modalità di lavoro”. Il secondo fattore rilevante, per McCaul, è “l’importanza di costruire team di vigilanza con una forte cultura di eccellenza e indipendenza nella supervisione”. Il terzo elemento è una “perfetta collaborazione tra l’Authority antiriciclaggio e le autorità di vigilanza prudenziale”.

Apertura ad altri istituti di credito e intermediari nella lotta contro riciclaggio e terrorismo

AFC Digital Hub è stato costituito lo scorso giugno da Intesa Sanpaolo Innovation Center, l’Università di Torino, il Politecnico di Torino e CENTAI (Center for Artificial Intelligence, il nuovo istituto di ricerca dedicato all’intelligenza artificiale partecipato dalla Banca) con l’obbiettivo di diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per il contrasto del riciclaggio e del terrorismo e di aprire anche ad altri istituti di credito e intermediari.

“Con AFC Digital Hub abbiamo dato inizio a un percorso che ci porterà a collaborare in sinergia con alcune eccellenze italiane in ambito scientifico, tecnologico e accademico nella lotta ai crimini finanziari digitali, in costante crescita in tutto il mondo” aveva detto Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo in occasione della costituzione del consorzio.

Intesa Sanpaolo da molto tempo ha investito, con l’impiego di diversi milioni l’anno e una task force di circa 1200 persone, nella prevenzione e lotta dei crimini finanziari, grazie a nuove tecnologie e competenze.

“Il nuovo Piano d’impresa 2022-2025 prevede interventi di ulteriore rafforzamento dei presidi di controllo, l’adozione di modelli interni evoluti per l’intercettazione delle operazioni potenzialmente sospette, un crescente ricorso all’intelligenza artificiale e la costante cooperazione con le Autorità italiane ed europee e i migliori partner scientifici e industriali” dice una nota della Banca.

In futuro attenzione anche a market abuse e frodi

L’impiego dell’intelligenza artificiale consente all’AFC Digital Hub (che ha avuto fin dall’inizio una trentina di persone dedicate) di sviluppare soluzioni e modelli innovativi di individuazione di fenomeni sospetti riconducibili ad attività illecite. In una prima fase il nuovo Hub si dedicherà alla ricerca di fenomeni legati al riciclaggio e al contrasto del terrorismo. Per il futuro l’intenzione è di estendere l’attività anche all’intercettazione delle situazioni di abuso di mercato e delle frodi, ambiti limitrofi in cui sta operando l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale diretta da Roberto Baldoni, con la quale si potranno trovare terreni comuni, dicono a Intesa Sanpalo. “Le nuove tecnologie consentiranno a Intesa Sanpaolo e alle banche e società che vorranno aderire al consorzio di aumentare l’efficacia nel presidio del rischio e di definire nuovi standard qualitativi in tutti gli ambiti di attività”.

Commenta