Condividi

Ansaldo ed Enea nella nuova alleanza europea per il nucleare

Alleanza europea per studiare nuovi reattori senza scorie. Ansaldo ed Enea tra i partner per un lavoro molto delicato

Ansaldo ed Enea nella nuova alleanza europea per il nucleare

L’Italia non vuole perdere il passo nello sviluppo dell’energia nucleare. L’orizzonte sono i reattori small modular reactor (SMR) che faranno la differenza con il mondo passato.

Cinque aziende leader nella tecnologia dei metalli liquidi pesanti si sono unite per fare di questi reattori un prodotto industriale.

Nel nuovo gruppo l’Italia è presente con Ansaldo Nucleare ed ENEA; i partner si chiamano RATEN, SCK CEN e Westinghouse Electric Company.

Per implementare i reattori nella produzione hanno iniziato con la dimostrazione del potenziale di una specifica tecnologia, la Lead Fast Reactor. È una macchina di quarta generazione con i circuiti energetici che si raffreddano molto più rapidamente.


I 5 hanno firmato in Belgio il memorandum di intesa e collaborazione che sta facendo ricrescere la fiducia nelle capacità italiane di stare insieme ad grandi attori internazionali.

Un percorso molto diverso da quello del Ministro Matteo Salvini che sogna una prossima (?) centrale nucleare a Milano.


Il emorandum ha avuto come padrini due capi di Stato e di governo Alexander De Croo, Primo Ministro belga e Klaus Iohannis, Presidente della Romania.

Il Belgio attraverso il suo SCK CEN lavora già da un anno agli SMR basati su piombo. E sembra proprio che sia il piombo il metallo della svolta.

Ha un buon livello di sicurezza, non produce scorie radioattive. In Italia ci sono giacimenti in Sardegna, Toacana, Lombardi che possono aiutare.

Evidentemente la nuova alleanza tra europei studierà attentamente i costi che i nuovi reattori assorbiranno.

A chi vendere i reattori ?

In questa ottica nessun paese o industria oggi riesce a fare affidamento su un mercato dei reattori da qui a 10-20 anni.

Il commercio dei futuri reattori è una partita ineludibile per la quantità di denaro da mettere nelle produzioni siano esse americane, cinesi k europee.

La partita si gioca sulle tecnologie I due soggetti italiani la conoscono bene.

Nei venti anni passati Ansaldo Nucleare, ENEA e RATEN hamo collaborato nel consorzio FALCON con diversi obiettivi. Il progetto ALFRED andava verso la costruzione di un prototipo in scala di reattore europeo.

La strada si allarga e la “collaborazione appena costituita -spiegano i 5- ha delineato una visione chiara, basata su un approccio graduale attraverso fasi dimostrative”. Previsto un reattore di piccole dimensioni per dimostrare gli aspetti tecnologici e ingegneristici del SMR.

A margine di queste notizie il Ministro Adolfo Urso ha incontrato gli esponenti dell’industria nucleare italiana.

Per raggiungere una completa decarbonizzazione al 2050 è stato detto al termine dell’incontro ci vuole un mix di ” fonti produttive che preveda anche la presenza di una quota di energia termica e il nucleare è la soluzione ideale”. Dissensi e opposizioni a prescindere.

Commenta