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Ambiente: come difenderlo con un master

Per il secondo anno consecutivo l’Università di Perugia organizza un Master specifico per professionalità legate alla gestione manageriale del verde utili agli Enti locali.

Ambiente: come difenderlo con un master

La tutela dell’ambiente come specializzazione universitaria per non sprecare risorse. Immaginare un Master per costruire e gestire opere ambientali fino a poco tempo fa era impensabile. Eppure l’Università di Perugia ci ha creduto e fino al 31gennaio prossimo tiene aperte le iscrizioni al “Master in Management delle opere per la tutela ambientale e del verde”. E’ la seconda volta che lo organizza. E se la prima edizione poteva avere qualche elemento di incertezza, la seconda attesta la validità di un percorso di studi specifico. Il bisogno di specializzazioni in Italia c’è, in particolare nella Pubblica amministrazione. E’ qui che il rischio di progettare opere dannose per l’ambiente e la comunità è più reale di quanto non appaia. I futuri progettisti possono aspirare ad entrare con titoli ad hoc negli Enti locali. Del resto c’è una bella sfida economica da affrontare oltre a rovinosi imprevisti. Grazie agli oltre 200 miliardi del Recovery Plan i progetti ambientali territoriali sono centinaia e prendono forma in queste settimane. Proprio per questo, dice Alberto Patruno, Segretario di Assoimpredia (Associazione Nazionale Imprese Difesa e Tutela Ambientale) non si può sbagliare. Quanto agli imprevisti su cui intervenire con competenza, un incendio ha devastato la storica villa Comunale di Napoli.

I territori sono a corto di professionalità e competenze per interventi destinati a durare. Con i corsisti di Perugia si va a colmare una lacuna culturale e manageriale. Per lungo tempo nei Comuni ci si è affidati a tecnici sprovvisti di background particolari e molti soldi pubblici sono stati spesi male. Con quelli del PNRR, invece, bisogna avere idee chiare e certezza di fare lavori utili. Il Master, non a caso, ha il patrocinio anche del Ministero della Transizione ecologica.

I promotori principali del corso annuale sono Maurizio Oliviero, Rettore dell’Università di Perugia e Alberto Patruno. Si vogliono formare veri manager del green in un ateneo statale, sottraendo i giovani a corsi artificiosi organizzati da strutture non accreditate. L’attività didattica si concentrerà in particolare sulla normativa sull’ambiente, sugli appalti pubblici, sull’organizzazione gestionale d’impresa. L’iniziativa ha il sostegno anche dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), del SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente), di Confindustria e di Anve (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori).

Le buone progettazioni green sono collegate alle battaglie contro i cambiamenti climatici. Un recente Rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), affronta il tema delle politiche di pianificazione territoriale con i disastri ambientali e le crisi climatiche. La capacità degli Enti appaltanti di coinvolgere dall’inizio professionalità specifiche si sovrappone ai lavori in agenda dei vari Ministeri. La spesa si qualificherà nel momento in cui dalla direzione lavori, al controllo del cantiere, alla creatività urbanistica, tutto farà capo a figure formate in una storica Università italiana.

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