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Allarme rosso per Italia e Spagna: Borse, banche, titoli di Stato e spread vanno di nuovo ko

La crescente sfiducia nell’euro e l’attacco della speculazione hanno sempre per bersaglio il debito sovrano di Italia e Spagna – Spread alle stelle: 530 per l’Italia e 640 per la Spagna – Rendimenti in pericolosa ascesa – Banche travolte dalle vendite e Borse a picco: a fine mattina sia Piazza Affari che la Bolsa di Madrid perdono circa il 4%

Allarme rosso per Italia e Spagna: Borse, banche, titoli di Stato e spread vanno di nuovo ko

La situazione precipita: a Milano l’indice FtseMib scende del 3,94%, a quota 12.552 punti, con cali diffusi fra quasi tutte le blue chip. Peggio, al solito, fa la Borsa di Madrid: -4,44%. La Borsa di Londra scende dell’1,64%, Parigi -1,92%, Francoforte -1,59%.

Sul mercato dei titoli di Stato la situazione è molto tesa per i titoli periferici: il rendimento del Btp decennale è salito al 6,36% dal 6,14% di venerdì, lo spread con il Bund è in crescita di 26 punti base a 523. Il rendimento del Bono spagnolo decennale è al 7,39%, spread a 626 punti.

Le vendite non danno tregua al listino italiano, in particolare ai finanziari, che ne rappresentano una porzione significativa. La paura che la Spagna debba chiedere un salvataggio completo si riverbera sulla Penisola e sui titoli degli istituti di credito della zona euro nel suo complesso.

 Le vendite colpiscono in particolare le banche: MontePaschi cade in ribasso del 7,95%, Ubi -6,14%, Banco Popolare -7,51%. Intesa, già in asta di volatilità per eccesso di ribasso, scende del 7,95%. Unicredit  -5,42%. Affonda Mediobanca, in ribasso del 5,16%,  Generali  scende “solo” del 3,9%.

Contiene le perdite STMicroelectronics, -2,45%, nel giorno in cui è attesa la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Pesante erosione anche per Enel Green Power, -5,1%. Tutte le blue chips sono in terreno negativo. Solo Lottomatica (-0,51%) e Campari (1,4%) contengono le perdite sotto il 2%.  

Fuori dal paniere principale, continua a essere risparmiata dalle vendite Unipol, mentre il diritto relativo all’aumento di capitale da 1,1 miliardi precipita su nuovi minimi di 0,579 euro.

Tra le small caps in controtedenza solitaria è Enervit, in asta di volatilità per eccesso di rialzo dopo l’annuncio di un accordo vincolante per l’acquisizione della catena di negozi di integratori e alimenti per sportivi “Vitamin Store: il titolo ha aggiornato i massimi dell’anno a 2,31 euro. 

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