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Allarme Fitch sull’Italia, spread a 186, Borsa in rosso (anche per le cedole)

L’agenzia di rating Fitch suona l’allarme sul rischio politico del nostro Paese e lo spread Btp-Bund si impenna con un rendimento del decennale del 2,409%, ai massimi dal 2014 – Cade anche la Borsa (1,5%) ma soprattutto per effetto della distribuzione dei dividendi che colpisce in particolare le banche – In controtendenza Saipem e la galassia Agnelli

Lo stacco cedole di una ventina di blue chip e l’allarme di Fitch sul contratto Lega-M5s affossano Piazza Affari e fanno impennare lo spread. Milano chiude in calo dell‘1,52%, 23.092 punti, piazza peggiore in Europa, dove Francoforte e Zurigo sono chiuse per festività. Londra tocca un nuovo record storico, portandosi a 7868.06 punti, +1,15%, Parigi guadagna lo 0,41%, Madrid perde lo 0,48%. Wall Street apre intonata e si muove in rialzo, con il Dow Jones che a tratti supera la soglia psicologica dei 25.000 punti. I mercati festeggiano lo scampato pericolo di una guerra commerciale fra Usa e Cina. In rally General Electric, che sale più dl 3% e potrebbe chiudere la seduta sui massimi di quasi quattro mesi entrando ufficialmente in territorio “toro” dopo l’annuncio di fusione della sua divisione trasporti con l’operatore ferroviario Wabtec.

Il cambio euro/dollaro è poco mosso, attorno a 1,175; stabile il petrolio, con il Brent a 78,7 dollari al barile; oro in leggero calo a 1289,17 dollari l’oncia (-0,25%).

Le note dolenti sono quasi tutte tricolori. La seduta è pesante per il decennale italiano, il cui rendimento sale fino al 2,41%, ai massimi dal 2014, e lo spread con il Bund balza a 186.50 punti, segnando una crescita del 16,64%. A pesare, a metà pomeriggio, è un report dell’agenzia di rating Fitch che parla di un aumento del rischio-Paese sulla base del contratto di governo Lega-5 Stelle. Questo “aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia”. La tabella di marcia comunitaria sembra dare invece un po’ di respiro al Belpaese. Mercoledì la Commissione europea sospenderà il giudizio per aspettare il momento in cui il nuovo governo presenterà la proposta di bilancio 2019, entro settembre. Il caso Italia sarà chiarito a ottobre e per valutare se quest’anno rispetterà la regola di riduzione del debito si arriverà alla prossima primavera, perché le decisioni sulle procedure vengono prese sulla base dei dati certificati da Eurostat.

Piazza Affari paga d’altra parte lo stacco di cedole per ben 19 big cap. Le perdite in Borsa sono direttamente proporzionali alla generosità nei dividendi. Il titolo peggiore è Azimut, -10,54%, seguono Intesa -7,33%, Unipolsai -6,67%, Banca Generali -5,16%, Generali -5,02%.

In controtendenza è la galassia Agnelli. Fca +2,61%, è il titolo migliore della seduta, mentre cresce l’attesa per la presentazione del nuovo piano industriale in programma il prossimo primo giugno, che dovrebbe confermare il focus della strategia del gruppo sui segmenti a maggiore redditività. Bene anche Cnh +1,67% e Ferrari +0,93%.

Si mantiene in crescita Saipem +2,16%. Acquisti su Buzzi +1,59% e Prysmian +1,37%.

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