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Alitalia torna pubblica: il controllo andrà a Fs e Mef

Entro il 15 luglio sarà chiuso il dossier sulla compagnia aerea, che si avvia a grandi passi verso il controllo statale: a Mef e Ferrovie oltre il 50%, all’americana Delta il 10-15%.

Alitalia torna pubblica: il controllo andrà a Fs e Mef

Ci avviciniamo, a passi tutt’altro che spediti, verso la conclusione del caso Alitalia. Il dossier, secondo quanto rivelato dall’Ansa che cita fonti provenienti dal Ministero dello Sviluppo economico, sarà chiuso lunedì 15 luglio, senza ulteriori rinvii. Lunedì prossimo scade infatti il termine per presentare offerte vincolanti per l’ex compagnia di bandiera.

“Sul futuro di Alitalia – spiega l’agenzia – si va verso la newco con la maggioranza assoluta di Fs e Mef confermata”. Parlando in parole povere, Alitalia tornerà nuovamente sotto il controllo dello Stato, con il Tesoro e Ferrovie che, insieme, avranno almeno il 50% più una azione nella nuova newco. 

Ricordiamo che pochi giorni fa il Mise aveva fatto sapere che il consorzio dal quale è attesa l’offerta vincolante per acquistare gli asset di Alitalia sarebbe stato composto “per il 35% circa da Ferrovie dello Stato, per una quota tra il 10 e il 15% dall’americana Delta e per una quota approssimativamente intorno al 15% dal Mef”.

La tabella di marcia per trovare entro il 15 luglio chi coprirà il restante 40% – pari a 300 milioni di euro – è serrata. Sono previsti incontri con tutti gli attori in campo, da Delta e Ferrovie al gruppo Toto, passando per l’imprenditore colombiano, German Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca. L’intervento di quest’ultimo potrebbe però far storcere il naso proprio a Delta, dato che Avianca fa parte di Star Alliance, diretta concorrente dell’alleanza Sky Team, cui appartiene la compagnia statunitense. 

E Claudio Lotito? Il patron della Lazio lo scorso 12 giugno ha formalizzato e depositato una manifestazione d’interesse per acquisire quote di Alitalia, candidandosi a far parte della newco insieme a Fs e Delta Airlines, una mossa che aveva lasciato di stucco mercati e ministeri. Il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio,parlando con i sindacati, ha chiesto però che Lotito che “presenti garanzie di solidità finanziaria”.
Da sottolineare che, proprio a causa dei numerosi dubbi esistenti sul futuro di Alitalia, i sindacati di categoria hanno indetto uno sciopero del trasporto aereo di 4 ore per il 26 luglio e di 24 ore per piloti ed assistenti di volo del gruppo.

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