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Alitalia, spunta il nuovo prestito: 350 milioni

La nuova boccata d’ossigeno per la compagnia si è resa necessaria dopo il rinvio di 8 settimane chiesto da Fs e Atlantia. Pressing su Delta e Lufthansa

Alitalia, spunta il nuovo prestito: 350 milioni

Per Alitalia servono nuovi soldi. Dopo il rinvio di 8 settimane chiesto da Fs per proseguire nella trattativa con Atlantia e Delta e mentre Lufthansa cerca di scalzare il concorrente americano, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri mercoledì “salvo intese” è stato inserito l’ennesimo prestito per la compagnia italiana: 350 milioni per sei mesi al termine dei quali si presume – nelle intenzioni di governo e commissari – che il caso venga risolto.

Di quei 350 milioni la compagnia ha bisogno per sopravvivere e continuare a volare, dopo aver praticamente esaurito le risorse (900 milioni) già accordate dal governo e avallate dall’Europa che, non si sa a questo punto, come accoglierà il nuovo versamento di fondi pubblici. D’altra parte, la necessità di nuovi fondi era emersa non appena si era capito che il termine del 15 ottobre per presentare una proposta definitiva di rilancio, non sarebbe stato rispettato.

Anche per questo mercoledì scorso Fs e Atlantia hanno avvalorato, con i comunicati pubblicati al termine dei due consigli d’amministrazione, la propria intenzione di proseguire nella ricerca di un accordo che ancorfa ha bisogno di definire alcuni punti essenziali. Da qui la richiesta di poter proseguire “fino a otto settimane di negoziazione prima di poter presentare una eventuale offerta vincolante”. la richiesta, arrivata ai commissari mercoledì, dovrebbe ricevere oggi giovedì 17 ottobre la risposta positiva del governo anche se il ministro Patuelli potrebbe restringere il periodo: da due a un solo mese di proroga.

Al punto in cui si è giunti tutto sembra ruotare intorno al ruolo di Delta, il vettore americano disposto ad entrare nel capitale di Alitalia fino a un massimo di 100 o forse 120 milioni (il 10-12% del capitale complessivo). Una quota considerata troppo bassa dai Benetton che chiedono invece un piano industriale più sostanzioso per fare entrare Atlantia nella compagnia. Come si ricorda, sia Fs che Atlantia (controllante di Aeroporti di Roma) dovrebber acquisire una quota del 35% e il Ministero Economia un altro 15%. il tentativo sarebbe di far salire anche Delta al 15%.

Il pressing è in corso proprio mentre si è fatta nuovamente avanti Lufthansa: dopo un’iniziale offerta solo commerciale, la compagnia tedesca potrebbe però rivedere la sua posizione ed entrare nel capitale se otterrà garanzie sul piano industriale. Segnali sono arrivati da Colonia ma soprattutto dai colloqui che Harry Hohmeister, numero due del vettore tedesco, ha avuto a Roma e che alcuni quotidiani riportano.

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