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Alibaba si spacchetta in 6 società: ognuna si quoterà in Borsa

Il gigante cinese del commercio online dividerà il suo impero da 220 miliardi di dollari in sei società che saranno poi quotate in Borsa. A Wall Street il titolo perde l’1,17%

Alibaba si spacchetta in 6 società: ognuna si quoterà in Borsa

Decisione storica per Alibaba. Il gigante dell’e-commerce cinese si dividerà in 6 unità separate ciascuna con la capacità di raccogliere finanziamenti esterni e quotarsi in Borsa. Ogni divisione sarà gestita da un proprio amministratore delegato e da un consiglio di amministrazione. A Wall Street il titolo beneficia subito della notizia: nel pre market è volato oltre del 10%. Ma in apertura il titolo cede l’1,17%.

L’annuncio di Alibaba è coinciso con il ritorno del suo cofondatore miliardario Jack Ma in Cina dopo oltre un anno all’estero e mentre Pechino cerca di stimolare la crescita del settore privato dopo un giro di vite dell’amministrazione Xi Jinping sulle sfere di Internet che ha spazzato via oltre 500 miliardi di dollari del suo valore.

Alibaba: gli obiettivi della ristrutturazione storica

Si tratta di una svolta rispetto alla tradizionale preferenza dell’azienda di mantenere la maggior parte delle sue operazioni sotto l’ombrello principale di Alibaba. Ma è anche un segnale forte del fatto che il colosso è pronto ad attingere agli investitori e ai mercati pubblici.

Gli ultimi anni, infatti, sono stati complicati per l’azienda fondata da Jack Ma. La pandemia da Covid-19, le rigide regole del governo cinese, la crisi globale senza contare il braccio di ferro con l’Antitrust che due anni fa ha multato la multinazionale con una sanzione di 2,8 miliardi di dollari per aver violato le regole antitrust cinesi.

La mossa di Alibaba è “progettata per sbloccare valore per gli azionisti e promuovere la competitività del mercato”, spiega in una nota la società. Il mercato “è la migliore cartina di salvataggio e ogni gruppo di business e azienda potrà perseguire la raccolta di fondi e l’ipo in modo indipendente quando sarà pronto”, ha spiegato in una lettera ai dipendenti Daniel Zhang, amministratore delegato e presidente di Alibaba aggiungendo che “questa trasformazione consentirà a tutte le nostre aziende di diventare più agili, di migliorare il processo decisionale e di rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato”.

Alibaba, ecco la nuova composizione

Il conglomerato cinese dell’e-commerce ha dichiarato che la più grande ristrutturazione nei suoi 24 anni di storia lo vedrà dividersi in 6 unità: Cloud Intelligence Group, Taobao Tmall Commerce Group, Local Services Group, Cainiao Smart Logistics Group, Global Digital Commerce Group e Digital Media and Entertainment Group. Ognuno sarà gestito da un proprio amministratore delegato e da un proprio consiglio di amministrazione e manterrà la flessibilità necessaria per raccogliere capitali esterni e cercare un’offerta pubblica iniziale.

Zhang resterà a capo di Cloud intelligence, confermando la centralità del settore informatico nelle strategie aziendali con il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nell’e-commerce. Non solo, continuerà a ricoprire anche il ruolo di presidente e Ceo di Alibaba Group, che sarà amministrato come una holding. Quanto agli altri settori, l’ex capo delle vendite internazionali al dettaglio, Jiang Fan, dirigerà la Global digital commerce, mentre il manager di lunga data Trudy Dai avrà la principale divisione online Taobao Tmall che rimarrà (l’unica) un’unità interamente controllata da Alibaba Group.

Zhang ha inoltre dichiarato che l’azienda “alleggerirà e sfoltirà” le sue funzioni di middle e back office, senza però specificare i tagli ai posti di lavoro.

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