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Alibaba crolla in Borsa dopo aver bloccato lo scorporo del cloud per la guerra dei chip tra Usa e Cina

Stop della quotazione di cloud e supermercati, risultati deludenti e vendita da parte degli azionisti mandano al tappeto il colosso cinese Alibaba che ha chiuso in calo del 10% a Hong Kong, spazzando via 22 miliardi di dollari di capitalizzazione

Alibaba crolla in Borsa dopo aver bloccato lo scorporo del cloud per la guerra dei chip tra Usa e Cina

Salta lo scorporo per la divisione cloud computing di Alibaba. Neanche due giorni dopo il faccia a faccia fra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden per riaprire un dialogo interrotto da tempo che il colosso cinese si piega alla stretta americana sull’export di semiconduttori avanzati. L’operazione di spin-off, annunciata solo pochi mesi fa, nel contesto di un più largo riassetto della big tech cinese, che prevedeva la divisione di Alibaba in sei società dell’impero creato da Jack Ma, ha subito una brutta battuta d’arresto per le restrizioni sempre crescenti degli Stati Uniti sulle vendite di chip a Pechino. In particolare, le divisioni di logistica, cloud e supermercati Freshippo erano destinate allo scorporo dalla casa-madre e alla quotazione in Borsa. Per ora però il piano è saltato e non se ne parlerò per un po’ di tempo.

Il passo indietro di Alibaba sullo scorporo del cloud

“Riteniamo che uno spin-off completo del Cloud Intelligence Group potrebbe non raggiungere l’effetto di aumentare il valore per gli azionisti”, ha spiegato la società. Wu Yongming, a capo di Alibaba Group (tra i co-fondatori e collaboratore di lunga data di Ma), ha precisato che la società continuerà a investire strategicamente sul business cloud a lungo termine, sottolineando che l’unità manterrà la sua attività indipendente. “Il Cloud Intelligence Group seguirà una strategia per la crescita dell’intelligenza artificiale e per dare priorità al cloud pubblico, oltre ad aumentare i propri investimenti tecnologici in software e hardware legati all’intelligenza artificiale”, ha detto Wu, aggiungendo che è in corso una revisione strategica delle attività esistenti per distinguere per distinguere quelle “core” dalle “non core”. Lo scorporo del ramo cloud, secondo gli analisti, poteva valere fino a 41 miliardi di dollari in Borsa.

Tonfo in Borsa: bruciati 22 miliardi di dollari

La risposta in Borsa al dietrofront del colosso cinese non si è fatta attendere: le azioni sono crollate del 10% a Hong Kong, bruciando oltre 22 miliardi di dollari di capitalizzazione. Neanche i conti del terzo trimestre, pubblicati giovedì 16 novembre, hanno sostenuto il titolo. Alibaba ha chiuso il periodo con risultati sotto le attese di mercato: ricavi per 31 miliardi e utili per 3,9 miliardi.

Come se non bastasse, la notizia che Jack Ma venderà nei prossimi giorni circa 10 milioni di azioni per un incasso di oltre 840 milioni di dollari. Una mossa che non rappresenta un attestato di fiducia agli occhi degli investitori.

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