Decreto Alcolock: nuova stretta per i guidatori già sanzionati per aver guidato in stato di ebbrezza. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che stabilisce quali caratteristiche dovranno avere i dispositivi da incorporare alle vetture dei guidatori recidivi: di fatto, si tratta di un sistema che impedisce l’avvio del veicolo se il guidatore non supera un test dell’alito. Il motore si accenderà quindi solo se il livello di alcol risulterà pari a zero. La misura ha già allertato i professionisti del settore dell’auto: tra produttori, carrozzieri e meccanici sono subito sorti dubbi su come si potranno montare tali dispositivi, soprattutto per le auto più datate. Ecco cosa cambia con la nuova misura.
Decreto Alcolock: come funziona e cosa cambia
Innanzitutto va detto che chiunque sia recidivo avrà l’obbligo di avere il dispositivo nell’auto. Con questa misura, che si inserisce nel nuovo Codice della Strada in vigore dal 14 dicembre 2024, si inaspriscono le regole destinate a quei conducenti che in passato sono già stati multati per avere guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l. I professionisti del settore hanno espresso incertezza in merito alla misura. Specialmente per quanto riguarda il prezzo presunto dell’installazione: circa 2.000 euro. Per i guidatori, qualora dovessero essere fermati ad un posto di blocco, sarà necessario esibire l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura in corso di validità del dispositivo.
Decreto Alcolock: quando è obbligatorio
I dispositivi dovranno essere introdotti obbligatoriamente. Il nuovo Codice della Strada disciplina gli obblighi anche per i produttori del settore automotive che dovranno adeguare le automobili in linea con il nuovo decreto. Quest’ultimo fornisce le linee guida per l’installazione, l’uso e la manutenzione dei dispositivi Alcolock. I dispositivi dovranno essere installati di modo che si impedisca un qualsiasi tentativo di rimozione o manomissione da parte del guidatore.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicherà sul sito del Portale dell’Automobilista l’elenco degli installatori autorizzati, così come il modello dei veicoli compatibili con gli alcolock.
Decreto Alcolock: cosa dicono carrozzieri, periti e meccanici
Oltre ai produttori che hanno già espresso il proprio scetticismo nei confronti dell’attuabilità della misura, l’Associazione italiana periti estimatori danni, Aiped, sostiene che la nuova misura può dare vita a contenziosi legali e ricorsi da parte degli automobilisti coinvolti. Aiped sottolinea infatti: “L’installazione e lo smontaggio dei dispositivi alcolock non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova da parte degli uffici della motorizzazione civile”. Anche Federcarrozzieri si pronuncia sul tema: “Il parco auto italiano è molto anziano. Quasi il 22% delle auto che circolano ha più di 19 anni“. L’installazione dell’alcolock non richiederà un aggiornamento del documento unico di circolazione.