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Air France: Francia e Olanda si litigano le quote e il titolo crolla

Il governo olandese ha annunciato di aver acquisito il 12,8% del capitale di Air France Klm, con l’intenzione di arrivare al 14% e di avere le stesse quote dello stato francese – Ira di Parigi: “Compagnia libera da interferenze” – Il titolo arriva a perdere il 14% in Borsa

Air France: Francia e Olanda si litigano le quote e il titolo crolla

Air France KLM in caduta libera sulla Borsa di Parigi dopo l’ingresso nel capitale del governo olandese e la dura reazione della Francia.

Il titolo ha aperto le contrattazioni in ribasso del 9%. Poco più di un’ora dopo cede addirittura il 14,06% a 10,94 euro.

Il governo olandese ha annunciato ieri, 26 febbraio, di essere salito al 12,8% del capitale della compagnia per un investimento pari a 680 milioni di euro. Non solo, l’obiettivo annunciato sarebbe quello di arrivare al 14%. Perché proprio il 14 per cento? La percentuale non sembra essere proprio casuale, dato che l’attuale azionista di maggioranza della compagnia è lo Stato Francese con il 14,3% del capitale.

I Paesi Bassi non hanno però informato delle loro intenzioni né il board dell’azienda né il socio francese, scatenando la furia di Parigi che ha reagito affermando che la compagnia aerea deve rimanere libera da “interferenze statali”. Secondo quanto dichiarato dal ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire al quotidiano Les Echos  è “essenziale rispettare i principi di buona governance” senza interferenze nazionali. La nuova partecipazione permetterà infatti al governo dell’Aia di chiedere posti in consiglio in occasione della prossima assemblea degli azionisti, trattando da pari a pari con i transalpini.

“Con l’acquisto di queste azioni, il governo olandese vuole essere in grado di influenzare direttamente lo sviluppo futuro di Air France-Klm, in modo da assicurare al meglio l’interesse pubblico olandese” ha risposto a distanza il ministro delle Finanze dei Paesi Bassi Wopke Hoekstra durante una conferenza stampa a l’Aia. “C’era semplicemente troppa poca influenza da parte dello Stato in Klm per essere in grado di curare bene l’interesse pubblico olandese”, ha aggiunto il ministro secondo quanto riportato da Bloomberg. Ricordiamo infatti che le due compagnie si sono fuse nel 2004 ma continuano a operare prevalentemente come marchi separati.

 

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