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Agricoltura, dal campo alla tavola: le 5 proposte alla Ue

Il coordinamento Agrinsieme, che raccoglie le più importanti associazioni degli agricoltori italiani, ha presentato le sue richieste per sostenere un settore strategico. Eccole

Agricoltura, dal campo alla tavola: le 5 proposte alla Ue

Dal campo alla tavola. Gli agricoltori italiani avanzano cinque proposte per attuare gli obiettivi della strategia europea “Dal produttore al consumatore” o “Farm to Fork”, il piano decennale della Commissione europea che è parte integrante del Green New Deal.

Il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, è intervenuto in audizione in commissione Agricoltura della Camera e l’occasione è servita per tratteggiare quelle che, secondo i produttori agricoli, sono le linee da seguire.

1) Innanzitutto, bisogna evitare di mettere mano alle risorse della Pac, che – è stato sottolineato – “risultano già consistentemente ridotte rispetto alla precedente programmazione”.

2) Vanno inoltre scongiurati, ha aggiunto il Coordinamento, il rischio di una diminuzione quantitativa della produzione agricola comunitaria, che avrebbe conseguenze dannose per i produttori agricoli e le loro cooperative, e una possibile contrazione dei consumi su prodotti comunitari ad alto valore aggiunto, che avvantaggerebbe le produzioni extraeuropee più economiche ma meno performanti sotto il profilo della salubrità e degli standard ambientali.

3) Per questo è necessaria una seria e attenta valutazione di impatto delle politiche che la Commissione Ue intende perseguire e nello stesso tempo una maggiore uniformità nell’applicazione delle disposizioni, che al momento risultano essere maggiormente vincolanti per gli agricoltori che per il resto della filiera.

4) Non solo. Agrinsieme, “condividendo l’esigenza di fornire maggiore trasparenza al consumatore”, ha ribadito nell’audizione di rigettare l’utilizzo di “sistemi di etichettatura che rischiano di penalizzare prodotti di alta qualità come quelli a indicazione geografica, peraltro ricchi di importanti nutrienti”.

5) Puntare con sempre maggiore decisione sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica, che “rappresentano delle leve fondamentali per lo sviluppo del primario e per la promozione di una transizione ecologica”, ha rimarcato il coordinamento di Agrinsieme. Esempi? Le numerose applicazioni dell’agricoltura di precisione e le infinite possibilità offerte dalla cisgenetica, un processo mediante il quale i geni possono essere trasferiti artificialmente tra organismi “parenti” che potrebbero essere coltivati convenzionalmente.

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