Per molti è la nuova frontiera del Low Cost, per altri una vera e propria trappola. Stiamo parlando della possibilità per i passeggeri di volare in terza classe, un’opzione già concessa ai viaggiatori americani nei voli interni e che presto potrebbe arrivare nel vecchio continente.
Il vantaggio? Si viaggerà a prezzi stracciati, ma correndo numerosi “rischi” che potrebbero far salire la tariffa del biglietto a livelli esponenziali se non si presta la massima attenzione a ciò che si acquista. Detto in altre parole: il pericolo è quello di andare incontro ad un costo superiore rispetto a quello che si sarebbe dovuto pagare con i consueti biglietti.
Negli Usa i voli in terza classe sono già realtà per tante big: dalla Delta Air Lines alla United, passando per l’American Airlines che li metterà a disposizione dei clienti nelle prossime settimane. Oltreoceano adottano una denominazione è un po’ diversa, ma la sostanza è la stessa: il mercato verrà inondato da biglietti che costeranno addirittura la metà di quelli della normale economy, abbassando ancora di più i costi per chi ormai viaggia solo in low cost. E parliamo, secondo i calcoli dell’Icao, l’ente dell’Onu per l’aviazione civile, di circa un miliardo di persone nel 2016.
Ma prima di cantare vittoria, meglio sbarrare gli occhi di fronte ai paletti previsti dalle aziende.
Nel dettaglio, per esempio, i passeggeri “basic” di United e American Airlines si imbarcano per ultimi, non hanno la possibilità di utilizzare la cappelliera posta sopra il sedile, ma al contrario, il bagaglio a mano dovrà essere ancora più piccolo per entrare nello spazio presente sotto il proprio posto. Quest’ultimo non potrà essere scelto e ci sarà un’altissima probabilità di finire nei posti centrali, quelli più scomodi. E ancora: non si potrà fare l’upgrade, non si avrà diritto ad alcun rimborso e non si potrà effettuare alcuna modifica sul biglietto. Cibo e bevande dovranno essere pagate separatamente. Prima di comprare dunque è opportuno riflettere e capire se il gioco vale davvero la candela.
