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Acqua potabile: quanto costa? Quanta ne consumiamo? Report di Hera spiega tutto quello che c’è da sapere

Presentato il 15° report sulla qualità dell’acqua della multiutility. Hera pubblica “In buone acque”, il rapporto che mette in evidenza anche la complessità del servizio idrico

Acqua potabile: quanto costa? Quanta ne consumiamo? Report di Hera spiega tutto quello che c’è da sapere

Il Gruppo Hera, il secondo operatore nazionale nel settore dell’acqua in termini di volume fornito, ha pubblicato per il quindicesimo anno consecutivo il reportIn buone acque“, unico esempio in Italia dedicato alla qualità dell’acqua.

3,6 milioni di persone rifornite ogni giorno da Hera

La multiutility con sede a Bologna fornisce quotidianamente questo servizio a 3,6 milioni di persone, garantendo una fornitura di alta qualità e continuità grazie a importanti investimenti in impianti e manutenzione. Nel solo 2022, il Gruppo Hera ha destinato circa 208 milioni di euro al ciclo idrico integrato, con investimenti totali sul territorio che superano la media italiana del 16%.

Conoscere il servizio idrico e i suoi costi

Il report fornisce indicazioni importanti riguardo al tema dell’acqua. Ad esempio, secondo il Libro bianco 2023 – Valore Acqua per l’Italia (The European House – Ambrosetti), oltre il 40% delle persone non è consapevole che il servizio idrico include anche fognatura e depurazione, due elementi essenziali per restituire all’ambiente un’acqua adatta per il reinserimento. Questi costi rappresentano il 39% dell’importo delle bollette.

Solo il 12% delle persone conosce il costo del servizio per un metro cubo di acqua del rubinetto, mentre la maggior parte lo sovrastima o non ne ha conoscenza. Nei territori gestiti da Hera, il costo medio per 1.000 litri di acqua è di 2,3 euro, tra i più bassi d’Europa, equivalente a poco più di 0,2 centesimi di euro per litro. Utilizzare l’acqua del rubinetto invece di quella in bottiglia potrebbe portare a un risparmio di oltre 570 euro all’anno per una famiglia di tre persone.

Questo beneficio economico si accompagna a un vantaggio ambientale, dato dal ridotto consumo di plastica. Il 53% dei clienti di Hera beve acqua di rubinetto, evitando così l’utilizzo di circa 477 milioni di bottiglie di plastica e il trasporto delle stesse. Se tutte le persone adottassero questa abitudine, si eviterebbero oltre 1 miliardo di bottiglie di plastica. Molti, però, non bevono acqua di rubinetto principalmente per timori legati alla sicurezza. L’Italia però è tra i Paesi europei con la qualità più elevata.

L’analisi e la trasparenza delle informazioni

Nei territori serviti dalla multiutility, vengono condotte più di 2.800 analisi al giorno e un milione all’anno dai laboratori del Gruppo Hera, oltre che da Romagna Acque e dalle Asl locali. Tutte queste analisi confermano che l’acqua è di ottima qualità e sicura, con bassi livelli di sodio, ricca di oligoelementi e con valori di calcio, magnesio e potassio simili a quelli delle acque minerali in bottiglia.

Il report fornisce l’etichetta dell’acqua con i valori dei principali parametri analizzati per ogni provincia, confrontandoli con i limiti di legge. È anche possibile verificare l’etichetta dell’acqua del proprio comune, che è riportata nella bolletta e sul sito web dedicato all’acqua del Gruppo. Il sito offre anche consigli su come risparmiare acqua, con stime del risparmio potenziale, curiosità e risposte alle domande comuni.

Inoltre, con l’app gratuita “l’Acquologo,” è possibile ricevere avvisi sulle interruzioni programmate e fare l’autolettura dei consumi. Il “Diario dei consumi,” già disponibile per il 35% dei clienti di Hera e in fase di espansione, permette di confrontare i propri consumi d’acqua con quelli di altri utenti per trovare modi per migliorare l’efficienza.

Iacono, Ad Hera: “qualità e sicurezza i valori che perseguiamo”

“L’acqua è un bene primario, come tale richiede operatori solidi, competenti e trasparenti. Come Gruppo Hera da anni diamo evidenza della nostra attività nel servizio idrico attraverso una rendicontazione chiara e completa. Il cambiamento climatico impone una gestione moderna della risorsa idrica, che ha un impatto decisivo sui cittadini e sull’intero ecosistema territoriale. La qualità e la sicurezza della risorsa idrica sono i due valori che il Gruppo persegue con risultati ancora al top nel settore grazie agli investimenti più alti della media italiana. Il patrimonio infrastrutturale del ciclo idrico gestito dal nostro Gruppo è inoltre caratterizzato da un alto tasso di innovazione: la digitalizzazione della rete è a buon punto, l’innovativa gestione dei processi operativi è poi caratterizzata da un elevato tasso di automazione e dall’intelligenza artificiale applicata alla manutenzione predittiva delle reti. Questo è il nostro modo di fare impresa, in piena coerenza con il nostro purpose, ovvero lo scopo, e in senso più ampio, la ragion d’essere del nostro Gruppo che racchiude i nostri valori, i nostri obiettivi ed esprime il ruolo “sociale” che vogliamo ricoprire sulle 3P Pianeta, Persone e Prosperità” ha commentato Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.

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