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Acea: Marino chiede decadenza Cda

Il sindaco di Roma ha chiesto all’assemblea degli azionisti di Acea di ridurre da 9 a 7 il numero dei membri del Cda della multiservizi, facendo così decadere l’attuale consiglio – In questo modo, secondo Marino, la società risparmierebbe il 30% dei costi rispetto ad oggi.

Ignazio Marino chiede la riduzione dei componenti del Cda di Acea e, di conseguenza, la “decadenza dell’intero consiglio”. Il sindaco di Roma ha rivolto la richiesta di ridurre da 9 a 7 i membri del Cda all’assemblea degli azionisti della multiservizi controllata al 51% dal Comune di Roma.

“Qualsivoglia ipotesi di ristoro – ha chiarito il sindaco -, ove mai accampato, potrà essere agevolmente contrastata da Acea per l’essere la implicita revoca anche assistita da plurime e robuste ragioni di giusta causa”. Con la decadenza dell’attuale consiglio e la riduzione del numero dei suoi componenti Acea risparmierà, secondo Marino, circa il 30% dei costi rispetto ad oggi.

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