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ACCADDE OGGI – Cuba 1962, la svolta nella Crisi dei missili

Sono passati 58 anni dal giorno in cui Usa e Urss, dopo essere arrivati a un passo dalla guerra atomica, trovarono un compromesso che aprì la strada a un nuovo periodo di distensione

ACCADDE OGGI – Cuba 1962, la svolta nella Crisi dei missili

Il 27 ottobre del 1962 fu il giorno decisivo per la soluzione della crisi dei missili di Cuba, l’episodio che più di ogni altro – nella seconda metà del secolo scorso – rischiò d’innescare la guerra fra Stati Uniti e Unione Sovietica. In molti ebbero la sensazione di essere a un passo dal baratro, perché un’eventuale Terza guerra mondiale sarebbe stata combattuta dalle due superpotenze con le armi atomiche.

A Cuba, circa un anno dopo il fallimentare sbarco americano alla Baia dei porci, l’Urss iniziò l’installazione di alcune basi di lancio per missili nucleari. Quando, nell’ottobre del 1962, le basi furono scoperte da aerei-spia americani, il presidente degli Usa, John Fitzgerald Kennedy, ordinò un blocco navale intorno all’isola per impedire alle navi sovietiche di approdare con a bordo forniture militari.

La crisi raggiunse l’apice proprio il 27 ottobre, quando un aereo statunitense venne abbattuto su Cuba e un altro che volava sulla Russia fu quasi intercettato. Allo stesso tempo, i mercantili sovietici si stavano avvicinando alla zona di quarantena: quarant’anni dopo si apprese che, su un sottomarino della scorta militare, si valutò la possibilità di lanciare un missile con testata nucleare.

Alla fine, però, il numero uno di Mosca, Nikita Krusciov, acconsentì a smantellare le basi missilistiche in cambio dell’impegno americano ad astenersi da azioni militari contro Cuba. Gli Usa accettarono anche di rimuovere i missili Jupiter con testata nucleare installati in Turchia e in Italia. Soddisfatto dallo smantellamento delle testate sovietiche, il 20 novembre Kennedy ordinò la fine del blocco navale intorno a Cuba.

Il compromesso aprì una nuova fase di distensione fra le due superpotenze, al punto che nel 1963 Usa e Urss firmarono un trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari nell’atmosfera. Non solo: i due Paesi si accordarono anche per l’installazione di una linea diretta fra il Cremlino e la Casa Bianca, il cui scopo era scongiurare il pericolo di iniziare una guerra per errore. Non era un vero e proprio collegamento telefonico, ma passò comunque alla storia come la “linea rossa”.

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