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ACCADDE OGGI – Covid, un anno fa il “paziente zero” di Codogno

Il 20 febbraio del 2020 il primo tampone positivo nella cittadina in provincia di Lodi, che diventò la prima “zona rossa” d’Italia.

ACCADDE OGGI – Covid, un anno fa il “paziente zero” di Codogno

E’ passato esattamente un anno. Un lunghissimo anno che ha profondamente segnato le vite di tutti noi, e che ci è costato – solo in Italia – quasi 100.000 decessi (di cui oltre un quarto solo in Lombardia) e 2,77 milioni di casi totali. Il primo contagiato da Covid-19 accertato, il famoso Paziente Zero (anche se poi alcuni studi hanno dimostrato la possibilità che ci siano state positività precedenti, accertate ex post), è stato trovato esattamente dodici mesi fa a Codogno: era il 20 febbraio 2020 e quel giorno Comune da 15.000 abitanti in provincia di Lodi diventò improvvisamente la Wuhan d’Italia.

L’uomo, un 38 enne residente nella zona, si era presentato al pronto soccorso in giornata, con forti sintomi da influenza e da polmonite, e intorno alle ore 20 della stessa sera era arrivata la conferma della sua positività al coronavirus: fu lui il primo caso autoctono, cioè di un cittadino italiano contagiato in Italia, anche se fu in realtà il terzo caso in assoluto accertato sul territorio italiano, dopo i due turisti cinesi provenienti proprio da Wuhan e ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma dai primi di febbraio.

Mattia, questo il nome del paziente, fu ricoverato in condizioni abbastanza gravi ma alla fine si salvò. Tutti però ricordiamo la frenesia e la paura collettiva di quei giorni che hanno per sempre sconvolto le nostre vite: Codogno diventa una cittadina diventa spettrale, le mascherine non si trovano da nessuna parte, il Comune chiude bar e ristoranti e in meno di 72 ore Codogno viene isolata, l’Esercito la circonda: è la prima zona rossa d’Italia, prima che la presenza del virus fosse poi comprovata in ogni angolo del Paese e del pianeta.

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