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ACCADDE OGGI – Beatles, Abbey Road compie 50 anni

Il 26 settembre del 1969 i Beatles pubblicarono Abbey Road, il disco che viene considerato il testamento artistico della famosa band

ACCADDE OGGI – Beatles, Abbey Road compie 50 anni

Quattro uomini in fila indiana attraversano la strada sulle strisce pedonali, il terzo non ha nemmeno le scarpe, ma tiene una sigaretta nella mano destra. Gamba sinistra avanti, gamba destra dietro, in completa sincronia. Dall’immagine non si capisce da dove vengano e nemmeno dove stiano andando, è stata la storia a consegnarci ogni singolo dettaglio di quel momento.

Era l’8 agosto del 1969 e il fotografo Ian Macmillan, in bilico su una scala posizionata in mezzo alla strada davanti agli Emi Studios, immortalò John Lennon, Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison in una delle immagini più iconiche della storia della musica mondiale. Gli bastarono pochi minuti e sei scatti. Il quinto diventò la copertina di Abbey Road, il disco più venduto della storia dei Beatles con 5 milioni di copie commercializzate in un anno, oltre 30 milioni in totale.

L’undicesimo album della band di Liverpool fu pubblicato un mese e mezzo dopo dalla Apple Records: era il 26 settembre del 1969, esattamente 50 anni fa.

Erano passati 9 mesi dal leggendario Rooftop Concert e i Beatles erano sempre più vicini all’addio. I rapporti si stavano sgretolando, le amicizie si stavano incrinando. Nella vita di John Lennon c’era già Yoko Ono e la morte del manager Brian Epstein, avvenuta due anni prima, aveva segnato l’inizio della fine.

Da molti Abbey Road viene ritenuto l’unico disco in grado di rappresentare le anime di tutti e quattro i membri del gruppo, senza il solito predominio Lennon/McCartney. L’apertura, con Come Together, è affidata a John Lennon. Subito dopo arriva Something, capolavoro indiscusso di George Harrison che qualche mese prima era arrivato addirittura a proporre il brano a Joe Cocker per paura del giudizio dei suoi più ingombranti colleghi (che invece lo apprezzarono e lo vollero nel disco).

Dopo Oh! Darling è il turno di Octopus’s Garden, seconda e ultima canzone di Ringo Starr nei Beatles.

Il lato B parte con Here Comes The Sun (di nuovo Harrison) e continua con Because, altra celeberrima canzone del gruppo. Comincia poi il lunghissimo medley in cui ben otto brani si susseguono senza pause ma con continui rimandi interni prima di concludersi con la dolcezza di The End e con le sue parole diventate simbolo di pace universale: “And in the end the love you take is equal to the love you make”. La suite di 16 minuti piaceva da morire a McCartney, che la considerava poetica e ispirata. Lennon? La odiava a tal punto da affermare “Non mi è mai piaciuta quella specie di opera pop…credo sia spazzatura”.

Paradossalmente Abbey Road si conclude con un errore. A chiudere il disco doveva essere proprio The End, ma 20 secondi dopo la fine del brano comincia Her Majesty. McCartney aveva inizialmente inserito la canzone al centro del medley, salvo poi scartarla in fase di montaggio. John Kurlander, il tecnico di studio cui il bassista aveva detto di eliminarla, anziché cancellarla la attaccò in coda al nastro segnalando però quale fosse la volontà di Paul. Nel passaggio dal nastro alla lacca di prova un secondo tecnico lasciò la canzone dov’era, non si sa se volontariamente o a causa di una semplice dimenticanza. Il risultato finale sorprese McCartney al tal punto che alla fine Her Majesty venne lasciata dov’è ancora oggi, a chiudere un disco diventato leggenda.

Abbey Road è l’ultimo album inciso in studio dal gruppo britannico, dato che “Let it be”, pubblicato otto mesi dopo, contiene solo brani registrati prima del gennaio 1969. La critica non lo accolse per niente bene, ma sin dai primi giorni fu chiaro che il successo commerciale sarebbe stato enorme. Oggi quei brani, quella copertina venuta fuori dalla volontà di non perder tempo e fare una cosa sbrigativa, quel medley tanto odiato da Lennon, ma anche le tre perle composte da Harrison e Ringo Starr vengono considerate il testamento artistico dei Beatles. Un testamento che oggi compie 50 anni.

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