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ABìCinema: I come le inquadrature del cinema

ABìCinema: I come le inquadrature del cinema

I: le inquadrature del cinema

Un film è composto da una serie continua di inquadrature, cioè unità di spazio fisico che rientra all’interno di un fotogramma in termini bidimensionali. Le i. stanno al cinema come vocali e consonanti all’alfabeto. Ognuna di esse rappresenta una singola porzione, fragmento, dell’insieme che si intende presentare come prodotto cinematografico. L’inquadratura diventa parte dinamica della pellicola nel momento in cui se ne “incollano” diverse tra loro, nella fase di montaggio successiva alla ripresa.

L’i. è il frutto della scelta soggettiva di chi opera la ripresa che include o esclude nel suo specifico campo visivo gli elementi che ritiene utili a rendere comprensibile l’intento narrativo. Altra connotazione specifica dell’i. è la durata temporale. Una successione di inquadrature nello stesso ambiente, reale o artificiale, costituisce una scena ed una successione di scene tra loro omogenee costituisce una sequenza.

Le distinzioni fondamentali tra le diverse inquadrature sono costituite anzitutto dalla mobilità nello spazio e nel tempo: statiche o dinamiche se riferite a soggetti ripresi nella loro relativa immobilità o nel movimento naturale o indotto. La quantità di tempo di ogni i. costituisce elemento determinante nella composizione della sequenza: un soggetto ripreso in primo piano per molto tempo intende comunicare un determinato modulo piuttosto che un altro. Altro elemento distintivo è la posizione della cinepresa quando inquadra una situazione neutra rispetto alla narrazione (oggettiva) rispetto a quando la ripresa avviene come sarebbe dal punto di vista del soggetto narrante (soggettiva). Le i. sono solitamente divise in due grandi gruppi a seconda se si riferiscono all’ambiente di ripresa o alle figure umane: si definiscono campi (lunghissimo, lungo, medio, totale) quando viene inquadrato un contesto generale e piani (figura intera, americano, mezza figura, primo piano, particolare e dettaglio) quando si riferiscono alla ripresa di uno o più individui.

Merita attenzione questo breve montaggio tratto dai film di Stanley Kubrick sulle inquadrature dal suo punto di vista: https://www.youtube.com/watch?v=flq0t4jrqJQ come pure interessante rivedere la prima parte di C’era una volta il West di Sergio Leone dove sono rappresentate la maggior parte delle possibili inquadrature sia riferite ai piani che ai campi. Una panoramica esaustiva sulle inquadrature nella storia del cinema è riportata nell’Enciclopedia del cinema Treccani, a firma di Stefano Murri: http://www.treccani.it/enciclopedia/inquadratura_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/ .

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